CHI SONO

Questo piccolo blog non ha nessuna pretesa. Non è una testata giornalistica, parlo di quello che amo: della musica e dei suoi protagonisti. Alcune cose sono mie e solo mie, altre no (le fonti sono sempre citate in fondo ad ogni post)... la cosa importante è condividere con chi mi legge questa mia grande passione.
P.M.A.

This little blog has no claim. It's not a newspaper, here I am talking about the things I love: music and its protagonists. Some things are mine, others things are not (the sources are always quoted in the bottom of each post) ... the important thing is to share with everyone my passion.
P.M.A.

giovedì 5 dicembre 2013

JUST AROUND THE CORNER FROM THE LIGHT OF DAY

La scorsa settimana sono iniziati i Light of Day Europe, il cui tour in questi giorni tocca l'Italia.
La crew di questa edizione è composta dagli ormai veterani Joe D'Urso e Jesse Malin, accompagnati quest'anno da Guy Davis, Rob Dye e altri musicisti locali, che cambiano in base alla città in cui si esibisce questa eccezionale carovana di musicisti.

La Light of Day Foundation è un'associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il morbo di Parkinson.
Il fondatore dell'associazione, Bob Benjamin, affetto da questa malattia, ha scelto questo nome citando la sua canzone preferita di Bruce Springsteen, Light of Day appunto.

Questa iniziativa musicale esiste da molti anni: parte quattordici anni fa con un unico spettacolo allo Stone Pony, storico locale di Asbury Park (USA), ma nel giro di poco si trasforma in un tour itinerante che attraversa diversi stati, tra Nord America ed Europa.
Nel corso degli anni si sono alternati (e si alternano a tutt'oggi) sul palco artisti del calibro di Bruce Springsteen, Southside Johnny, Goo Goo Dolls, Jesse Malin and the St. Marks Social, Willie Nile, James Maddock, Joe D'Urso and the Stone Caravan, Joe Grushecky, John Eddie, the Marah e tanti, tanti altri.

Light of Day Asbury Park al Paramount Theatre, edizione 2013. Photo Credit Mike Black
Il benefit si è svolto per diversi anni nel mese di novembre tra le città di New York ed Asbury Park, da qualche anno l'evento è stato spostato a gennaio (solitamente in concomitanza con il Martin Luther King's week end) e queste tappe novembrine sono state sostituite dagli show canadesi.
Quest'anno il Light of Day Canada (www.lightofdaycanada.org) si è svolto tra il 6 ed il 9 novembre ed ha toccato le città di Kingston, Toronto e le cascate del Niagara con le magnifiche esibizioni di Jesse Malin accompagnato dall'inseparabile Derek Cruz, Joe D'Urso and the Stone Caravan, Willie Nile and his band, Joe Gruschecky, John Eddie, Bobby Mahoney ed altri ospiti.

La locandina del main show di Toronto
 Queste le date del tour europeo:

Friday November 29 Glasgow, Scotland
Saturday November 30 Colwyn Bay, Wales
Sunday December 1 Leceister, England
Tuesday December 3 London, England
Wednesday December 4 Ticino, Switzerland
Thursday December 5 Turin, Italy
Friday December 6 Trieste, Italy
Saturday December 7 Lugo, Italy
Sunday December 8 Figino Serenza, Italy
Tuesday December 10 Antwerp, Belgium
Wednesday December 11 Melle-Buer, Germany
Thursday December 12 Amsterdam, Netherlands
Friday December 13 Copenhagen, Denmark
Saturday December 14 Jonkoping, Sweden
Sunday December 15 Oslo, Norway

 
Light of Day Figino Serenza edizione 2012, da sinistra James Maddock, Willie Nile, Joe D'Urso, Jesse Malin, Israel Gripka e Derek Cruz. Photo Credit by Cristina Arrigoni

Non perdetevi questo fantastico show se potete: è per una buona causa e si viene "premiati" con tanta felicità e con tanta, tanta ottima musica.

 Jesse Malin, Brooklyn, Light of Day London 2008

La locandina dello show di Lugo che si terrà al Teatro Rossini il 7 dicembre

La locandina dello show di Figino Serenza che si terrà al Teatro dell'Oratorio
L'edizione americana del benefit, quest'anno si svolgerà tra il 15 (New York) ed il 20 gennaio 2014. Alcuni degli artisti che parteciperanno all'eveto sono Jesse Malin and the St. Marks Social, Willie Nile and his Band, John Rzeznik dei Goo Goo Dolls, Joe Grushecky, Joe D'Urso and the Stone Caravan, Garland Jeffreys e tanti altri nomi che non sono ancora stati annunciati. Non vedo l'ora di essere là! Assistere a degli show del genere, nei posti cult (soprattutto per noi springsteeniani) della scena musicale del Jersey Shore, è 
qualcosa di unico ed indimenticabile.

Per maggiori informazioni date un'occhiata al sito ufficiale della Light of Day Foundation (www.lightofday.org) ed alle varie pagine facebook ufficiali.

 Light of Day promo video, photo credit by Renato Cifarelli, Cristina Arrigoni and more

 Bruce Springsteen and the E Street Band, Light of Day


 Bruce Springsteen and the Light of Day Crew, Light of Day in Asbury Park, Paramount Theatre, Jan 2012






mercoledì 4 dicembre 2013

UNA SPLENDIDA DUE GIORNI A BOLOGNA

Sono ancora totalmente e completamente eletrizzata dopo la bellissima due giorni bolognese, piena di tanta, tanta, tanta musica, di amore e di amicizia in compagnia del mio fantastico fratello.

Da mesi aspettavo ansiosamente questi concerti: erano anni che io, mio fratello e i nostri amici attendevamo il ritorno di Nick Cave & the Bad Seeds, ed io aspettavo ansiosamente anche il ritorno dei Gogol Bordello, una delle mie band preferite. E da mesi i biglietti erano sulle nostre scrivanie, pronti per essere strappati.

Ma andiamo con ordine.
Io e mio fratello siamo arrivati a Bologna venerdì pomeriggio e, dopo esserci sistemati in hotel, abbiamo fatto un salto a Paladozza per tenere sotto controllo la situazione. In fila non c'era quasi nessuno, quindi siamo andati a fare un giro in centro e poi a cena in un posto davvero carino, che consiglio a tutti (http://www.pizzeriasorriso.com/). Poi, siamo ritornati al palazzetto e siamo entrati subito.
Nè io nè mio fratello avevamo mai assistito ad un concerto di Nick Cave da così vicino... seconda fila! Evviva! Ovviamente, proprio davanti al grande, mitico, unico, Warren Ellis, violinista-polistrumentista dei Bad Seeds.

Warren Ellis, photo by Emanuela Vigna
Lo show è stato aperto da una musicista di cui, i lettori mi scuseranno, non ricordo il nome... e non lo ricordo perchè, diciamolo, è stata una palla colossale... belli i primi cinque minuti, ma poi la situazione è degenerata e gran parte del pubblico non vedeva l'ora che lei terminasse il suo set.
Ma tutto è stato spazzato via nel giro di pochi secondi quando lui, il King Ink, si è mostrato al pubblico assieme ai suoi Bad Seeds sulle note di We Know Who U R.

Nick Cave and the Bad Seeds, We Know Who U R

 Tutto è stato avvolto immediatamente da un silenzio quasi religioso, di cui lui, Nick Cave, è stato l'unico, vero e autentico stregone. Il suo carisma e la sua autorevolezza si sono diffusi nell'aria e sono rimasti li, rendendo tutto incredibilmente unico, magico e quasi mistico.
Lo show è stato essenziale, ma unico, con il grande protagonista che si è completamente concesso al suo pubblico, rendendo l'esperienza di tutti assolutamente intima ed indimenticabile: gli sguardi, i sorrisi, le strette di mano, gli abbracci, le battute... e i suoi occhi. Così profondi, così magnetici.

Nick Cave & Warren Ellis, photo by Elisa Bort

Le oltre due ore di show sono volate via, di corsa... ma questo concerto, che per quel che mi riguarda è stato il più bello dell'anno (ed assolutamente il più bello di Nick, per quel che concerne la mia esperienza) rimarrà per sempre non solo nel mio cuore e nella mia memoria, ma in quella di tutti quelli che hanno condiviso questa magnifica serata con me.

Nick Cave & the Bad Seeds, Jubilee Street

Questa la setlist:

We Know Who U R
Jubilee Street
Tupelo
Red Right Hand
Mermaids
The Weeping Song
From Her To Eternity
West Country Girl
People Ain't No Good
God is in The House
Into My Arms
Higgs Boson Blues
The Mercy Seat
Stagger Lee
Push the Sky Away

We Real Cool
Deanna

Nick Cave & the Bad Seeds, Deanna


Il giorno dopo, sabato, è stato il turno dei Gogol Bordello (www.gogolbordello.com). Dopo una bellissima mattina passata con mio fratello e uno splendido pomeriggio condiviso con i nostri amici, verso le 19 ci siamo diretti all'Estragon (www.estragon.it). Devo ammettere che attorno alle cinque l'ansia ha cominciato a farsi sentire... desideravo ardentemente vedere, almeno una volta nella vita, Eugene (e la band) da vicino... e così è stato! La transenna è stata nostra! L'emozione era davvero tanta anche perchè, lo devo ammettere, considero Eugene Hutz uno degli uomini più sexy ed energici che ci sia.
Photo Credit Elisa Bort


Lo show è stato aperto da un gruppo che, devo essere sincera, non conoscevo, ma che mi è piaciuto davvero molto: i Man Man, una band schizofrenica e sperimentale di Philadelphia che ha eletrizzato e gasato tutti i presenti, noi compresi, con ritmi veloci,musica un po' psyco e, soprattutto, tanta tanta energia.

Man Man, Dark Arts (Live)

Poi, dopo qualche problema tecnico sul palco, di punto in bianco... eccoli. Eccolo. Subito siamo stati travolti dalla musica e dalla graffiante voce di Eugene, sulle note di We Rise Again
Come ogni concerto dei Gogol Bordello che si rispetti, le parole d'ordine sono state caos organizzato, energia, forza, potenza, il tutto tenuto insieme dalla grandissima carica del frontman della band, Eugene Hutz, e dai suoi ragazzi. 


Gogol Bordello, Start Wearing Purple Live @ Rock in Rio


Questa è una di quelle band che bisogna vedere dal vivo, perchè la loro energia è tale da trasformare il tutto in una grande festa che ti lascia addosso felicità, voglia di cantare e di ballare. Durante un concerto dei Gogol Bordello non si sta fermi un secondo, anzi spesso si deve lottare per mantenere la posizione e sopravvivere al pogo che spesso si scatena, soprattutto nelle prime file e soprattutto se il concerto in questione si tiene in Italia: il rapporto che Eugene e i ragazzi hanno con l'Italia è davvero profondo e particolare. Alla fine si è stanchi, spossati, doloranti (non ho un centimetro del corpo che non mi faccia male), ma tanto felici. 

Gogol Bordello, Wonderlust King Live @ Paraiso (Amsterdam)


Questo è stato un concerto speciale, perchè eravamo li davanti e perchè il rapporto che si crea con la band a così pochi metri di distanza è inspiegabile. In alcuni momenti mi è parso come se Eugene mi guardasse fisso negli occhi, so che probabilmente non è stato così, ma il suo magnetismo e il suo carisma mi hanno dato questa impressione!

Eugene Hutz & Elizabeth Sun

Questa la setlist:

Intro
We Raise Again
Not a Crime
Wonderlust King
The Other Side of Rainbow
My Companjera
Dig Deep Enough
Last One Goes the Hope
Trans Continental Hustle
Immigraniada
Break the Spell
When the Universes Collaide
Pala Tute
Malandrino
Sun Is On My Side / Sacred Darling
Start Wearing Purple
Sally

Lost Innocente World
Think Locally Fuck Globally
Alcohol
Mistho
Ultimate
Gogol Bordello, Lost Innocent World Live @ Rock in Rio

E questo il mio "bottino": il plettro di Eugene, l'asciugamano di Thomas Gobena e la setlist della serata.



Sono rientrata da questo week end completamente ricaricata, piena di energia, ma soprattutto tanto, tanto felice... e un ringraziamento particolare va non solo ai musicisti che rendono speciale ogni singolo giorno della mia vita, ma a mio fratello che è sempre al mio fianco e non mi abbandona mai.

Buona settimana a tutti!

Foto Credit Ivan Elmi

PARTY!!!





























martedì 12 novembre 2013

ALCUNI CONSIGLI MUSICALI PER LA SETTIMANA

Oggi voglio condividere con voi i testi di alcune delle mie canzoni preferite che mi sono personalmente occupata di tradurre. 
Spero che apprezzerete lo sforzo e la buona volontà e che deciderete di conoscere meglio gli artisti di cui parlo.

WILLIE NILE, STREETS OF NEW YORK

The streets of New York
A maze made of iron and stone.
A labyrinth complete,
With edges that cut through the bone.

They come by the millions,
The hipster, the prince and the clown.
They come ‘cause they know that
Something’s going down…
On the streets of New York.

The streets of New York
Wind and turn in their own crooked way.

A motherless child,
So reckless at work and at play.
Still-born buildings abound,
Corporations of steel,
Long lines at the lost and found
All serve to reveal…
The streets of New York

The streets of New York
Have faces only mothers could love.

From rich boys in silk,
To panhandlers who can’t get enough.

Drifters ride on the subways,
Hustlers roam through the night.
Tourists come back again and again
Until they get it right…
On the streets of New York.

The streets of New York
Unfold like a matchmaker’s dream.

Day becomes night,
Through canyons of concrete and steam.
Juliet on the rooftops,
Romeo underground.
Late at night when their lips meet,

You can’t hear a sound…
On the streets of New York.

The streets of New York
Have places where two hearts can meet.

The west side, uptown
Or down here on Revington Street.
Meet me tonight by the station,
Meet me in Washington Square.
We’ll drink wine and dance on the moonlight,
And I’ll hold you in the air…
On the streets of New York.

WILLIE NILE, STREETS OF NEW YORK

Le strade di New York
un labirinto fatto di ferro e pietra.
Un labirinto completo,
con i bordi che tagliano le ossa.

Arrivano a milioni,
tipi alla moda, i principi e i clown.
Vengono qui perchè sanno che qualcosa non va...
per strade di New York.

Le strade di New York
Avvolgono e girano nel loro modo di fare da ubriaco
un bambino orfano di madre
così spericolato nel lavoro e nel tempo libero.
Edifici nati morti abbandonati,
corporazioni di acciaio,
lunghe file agli sportelli degli oggetti smarriti
tutto serve per rivelare
le strade di New York

Le strade di New York,
hanno facce che solo le madri sono in grado di amare.
Dai ragazzi ricchi ricoperti di seta
a mendicanti che non ne hanno mai abbastanza.
Vagabondi viaggiano sulla metropolitana,
bari professionisti vagano per tutta la notte.
I turisti ritornano ancora e ancora
fino a quando non vivono bene
sulle strade di New York.

Le strade di New York
dove i sogni di un organizzatore di incontri si realizzano piano piano.
Il giorno diventa notte,
attraverso canyon di calcestruzzo e vapore.
Juliet sui tetti,
Romeo sottoterra.
A notte fonda, quando le loro labbra si incontrano
puoi sentire un rumore...
per le strade di New York.

Le strade di New York
hanno posti dove due cuori si possono incontrare.
Il west side, o l'uptown
o qui, sulla Revington Street.
Incontrami stanotte alla stazione,
incontrami alla Washington Square
Berremo vino e balleremo al chiaro di luna,
e ti reggerò nell'aria
per le strade di New York.

L'album Streets of New York esce nel 2006 ed è il quinto album in studio del cantautore americano Willie Nile. Questo album è un tributo alla città che ha dato visibilità a livello mondiale alla musica. L'album è inoltre un tour book di immagini, turisti, persone, linee della metropolitana e strade della città.









RYAN ADAMS, NEW YORK NEW YORK

Well, I shuffled through the city on the 4th of July
I had a firecracker waiting to blow
Breakin' like a rocket who makin' its way

To the cities of Mexico
Lived in an apartment out on Avenue A

I had a tar-hut on the corner of 10th

Had myself a lover who was finer than gold
But I've broken up and busted up since

And love don't play any games with me
Anymore like she did before
The world won't wait, so I better shake

That thing right out there through the door
Hell, I still love you, New York

Found myself a picture that would fit in the folds
Of my wallet and it stayed pretty good

Still amazed I didn't lose it on the roof of the place
When I was drunk and I was thinking of you
Every day the children they were singing their tune out on the streets 
and you could hear from inside
Used to take the subway up to Houston and 3rd
I would wait for you and I'd try to hide


And love won't play any games with me
Anymore if you don't want it to
The world won't wait and I watched you shake
But honey, I don't blame you
Hell, I still love you, New York
Hell, I still love you, New York
New York

I remember Christmas in the blistering cold
In a church on the upper west side
Babe, I stood their singing, I was holding your arm
You were holding my trust like a child
Found a lot of trouble out on Avenue B

But I tried to keep the overhead low
Farewell to the city and the love of my life
At least we left before we had to go


And love won't play any games with you
Anymore if you want 'em to
So we better shake this old thing out the door
I'll always be thinkin' of you

I'll always love you though New York

I'll always love you though New York, New York, New York


RYAN ADAMS, NEW YORK NEW YORK

Beh, mi sono trascinato attraverso la città il 4 luglio
Ero come un petardo in attesa di esplodere
infrangendo la legge come un razzo che cerca la sua strada
Per le città di Messico
Ho vissuto in un appartamento sulla Avenue A
Ho avuto un cappello di catrame all'angolo della 10
Ero un amante che era più fine dell'oro
Ma sono andato in pezzi e sono andato in banca rotta fino a che...

E l'amore non gioca nessun gioco con me
Non più, come faceva lei prima
Il mondo non aspetterà, quindi è meglio che io mi muova
Quella cosa giusta è proprio fuori dalla porta

Diavolo, io ti amo ancora, New York

Ho trovato una foto che si adatterebbe alle pieghe
Del mio portafoglio e ci starebbe anche abbastanza bene
E sono ancora stupito di non averla persa sul tetto di quel posto
Quando ero ubriaco e stavo pensando a te

Ogni giorno i bambini che cantavano la loro canzone per le strade
e la potevi sentire dall'interno
Eravamo abituati a prendere la metropolitana fino a Houston e la terza strada
Avrei voluto aspettarti ed ho dovuto provare a nascondermi

E l'amore non fa nessun gioco con me
e non ne farà più se tu non lo vorrai
Il mondo non aspetta e ti ho visto tremare

Ma tesoro, io non ti biasimo
Diavolo, io ti amo ancora, New York
Diavolo, io ti amo ancora, New York
New York

Ricordo il Natale al freddo scottante

In una chiesa nell'upper west side
Tesoro, ho innalzato il loro canto, e ti stavo tenendo il braccio
Tu tenevi la mia fiducia come un bambino
Ho trovato un sacco di problemi sulla Avenue B
Ma ho cercato di mantenere l'alto in basso
Addio alla città e all'amore della mia vita

Almeno ce ne siamo andati prima di essere costretti ad andarcene

E l'amore non fa nessun gioco con te
e non ne farà più se tu lo vorrai
Quindi meglio sbattere questa vecchia cosa fuori dalla porta
E ti penserò sempre

Nonostante tutto io ti amerò sempre New York
Nonostante tutto io ti amerò sempre New York, New York, New York

Gold è il secondo album in studio di Ryan Adams, uscito il 25 settembre del 2001. E' il suo capolavoro ed ha venduto più di 1000000 di copie nel mondo. 












PEARL JAM, JUST BREATHE

Yes I understand that every life must end,
As we sit alone, I know someday we must go,
I'm a lucky man to count on both hands

The ones I love...
Some folks just have one,
Others they got none
Stay with me,
Let's just breathe.

Practiced are my sins,
Never gonna let me win, 
Under everything, just another human being, 
Yeh, I don't wanna hurt, there's so much in this world to make me bleed.
Stay with me..
You're all I see.

Did I say that I need you?
Did I say that I want you?
Oh, if I didn't now I'm a fool you see,
No one knows this more than me.

As I come clean
I wonder everyday
as I look upon your face,
Everything you gave
And nothing you would take, 
Nothing you would take,
Everything you gave.

Did I say that I need you?
Oh, Did I say that I want you?
Oh, if I didn't now I'm a fool you see,..
No one know this more than me.
As I come clean.

Nothing you would take,
everything you gave.
Hold me till I die,
Meet you on the other side.
PEARL JAM, JUST BREATHE

Si, capisco che ogni vita deve finire
Mentre sediamo da soli, so che un giorno
Ce ne dovremo andare
Sono un uomo fortunato
Che può contare sulle sue stesse mani,
e su quelle di coloro che amo...
Qualcuno ne ha soltanto una,
Altri non ne hanno nessuna
Resta con me...
Respiriamo soltanto.

I miei peccati sono allenati,
Non mi lasceranno mai vincere
Dopo tutto, sono solo un altro essere umano
Si, non voglio ferirmi, c'è già così tanto
In questo mondo che mi fa sanguinare
Resta con me...
Sei tutto ciò che riesco a vedere

Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non l'ho fatto sono un cretino, vedi...
Nessuno lo sa meglio di me.

Ho spiattellato tutto
Ogni giorno mi stupisco,
Mentre ti osservo in volto
Tutte le cose che hai dato
E niente che tu abbia voluto trattenere
Non c'è niente che tu abbia voluto trattenere
Di tutto ciò che hai dato

Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non l'ho fatto sono un cretino, vedi...
Nessuno lo sa meglio di me.
Ho spiattellato tutto

Non c'è niente che avresti voluto trattenere
Di tutto quello che hai dato
Stringimi fino al giorno in cui morirò
Ti incontrerò dall'altra parte

Backspacer è il nono album in studio della band Pearl Jam, uscito il 20 settembre 2009. Nel corso dell'anno successivo è l'album in cima alla classifica di Billboard. 











BRUCE SPRINGSTEEN, BACK IN YOUR ARMS

In my dream our love was lost, I lived by luck and fate
I carried you inside of me, prayed it wouldn't be too late
Now I'm standin' on this empty road where nothin' moves but the wind
And honey I just wanna be 

back in your arms
Back in your arms again
Back in your arms
Back in your arms again

Once I was your treasure and I saw your face in every star
But the promises we make at night, oh that's all they are
Unless we fill them with faith and love they're empty as the howlin' wind
And honey I just wanna be 

back in your arms
Back in your arms again

You came to me with love and kindness

But all my life I've been a prisoner of my own blindness
I met you with indifference and I don't know why

Now I wake from my dream, I wkae from my dream to this world
Where all is shadow and darkness and a above me a dark sky unfurls
And all the love I've thrown away and lost I'm longin' for again
Now darlin' I just wanna be

back in your arms
Back in your arms again
BRUCE SPRINGSTEEN, TORNARE TRA LE TUE BRACCIA

Nel mio sogno il nostro amore si era perso, vivevo di fortuna e sorte
Ti portavo dentro di me, pregavo che non fosse troppo tardi
Ora sto in piedi in questa strada vuota dove niente si muove all’infuori del vento
E io,tesoro, voglio soltanto 

tornare tra le tue braccia
Indietro tra le tue braccia
tornare tra le tue braccia
indietro tra le tue braccia

Un tempo ero il tuo tesoro e vedevo il tuo viso in ogni stella
Ma le promesse che facciamo di notte, oh quello è tutto ciò che sono
A meno che le riempiamo con fede e amore , esse sono vuote come l’enorme vento >br/>E io,tesoro, voglio soltanto 


tornare tra le tue braccia
Indietro tra le tue braccia


Tu sei venuta da me con l’amore e la dolcezza
Ma io ,in tutta la mia vita, sono stato un prigioniero della mia cecità

Ti conobbi con indifferenza e non so perchè


Ora mi sveglio dal mio sogno , mi sveglio dal mio sogno in questo mondo
Dove tutto è ombra e oscurità e sopra di me si apre un cielo buio
E tutto l’amore che ho buttato via e perso lo desidero ardentemente ancora
Ora cara io voglio soltanto 


tornare tra le tue braccia
Indietro tra le tue braccia ancora





Tracks è un confanetto composto da quattro album di Bruce Springsteen, uscito nel 1998. Questi cd sono composti per la maggior parte di canzoni mai state pubblicate prima, registrate nel corso delle numerosissime sessioni di registrazione dei vari album del Boss. Gli album contengono anche b-sides e versioni diverse di pezzi già conosciuti.








THE CLASH, DEATH OR GLORY

Now every cheap hood strikes a bargain with the world
And ends up making payments on a sofa or a girl
Love 'n' hate tattooed across the knuckles of his hands
hands that slap his kids around 'cause they don't understand how

death or glory becomes just another story
death or glory becomes just another story

'N' every gimmick hungry yob digging gold from rock 'n' roll
Grabs the mike to tell us he'll die before he's sold
But i believe in this-and it's been tested by research
he who fucks nuns will later join the church


death or glory becomes just another story
death or glory becomes just another story

fear in the down sex
they say lie low
you say ok
don't wanna play a show
no other thinking
would you get that boy now
playing the blues of kings
sure looks better now

death or glory just another story
death or glory just another story

From every dingy basement on every dingy street
every dragging handclap over every dragging beat
That's just the beat of time-the beat that must go on
If you've been trying for years we already heard your song

death or glory becomes just another story
death or glory just another story

gotta launch long way
fight a long time
get to travel over mountains


got to travel over seas
we gonna fight your brother
we gonna fight til you loose
we gonna raise trouble
we gonna raise hell
we gonna fight your brother
we gonna raise hell

death or glory becomes just another story
death or glory becomes just another story

death or glory just another story
death or glory becomes just another story

THE CLASH, DEATH OR GLORY

Ora ogni volgare delinquente fa un affare con il mondo
e finisce con il fare pagamenti su un divano o su una ragazza
"Amore" e "odio" tatuati sulle nocche delle mani
mani che sculacciano i suoi ragazzini perché non comprendono come

Morte o gloria diventa solo un'altra storia
Morte o gloria diventa solo un'altra storia

E ogni trovata , ogni affamato teppista che scava oro fuori dal rock 'n roll
afferra il microfono per dirci che morirà piuttosto di vendersi
ma io credo a questo – ed è stato provato dalla ricerca
chi si fotte le suore successivamente si unirà alla Chiesa

Morte o gloria diventa solo un'altra storia
Morte o gloria diventa solo un'altra storia

Timore del sesso basso
loro dicono “menti” sottovoce
tu dici “ok”
non vorresti recitare uno show
nessun altro pensiero
vorresti avere quel ragazzo ora?
suonando il blues dei re
certo sembra meglio adesso

Morte o gloria diventa solo un'altra storia
Morte o gloria diventa solo un'altra storia

Da ogni squallido scantinato ad ogni squallida strada
ogni trascinante battito di mani sopra ad ogni trascinante ritmo
è solo il battito del tempo – il battito che deve continuare
se tu stai provando da anni noi abbiamo già sentito la tua canzone

morte o gloria diventa solo un'altra storia
morte o gloria solo un'altra storia

Si deve lanciare lungo
battersi a lungo
riuscire a viaggiare al di sopra delle montagne
si deve viaggiare sui i mari
ci batteremo con tuo fratello
ci batteremo finché tu non perderai
solleveremo problemi
faremo il diavolo a quattro
combatteremo tuo fratello
faremo il diavolo a quattro

Morte o gloria diventa solo un'altra storia
Morte o gloria diventa solo un'altra storia

Morte o gloria diventa solo un'altra storia
Morte o gloria diventa solo un'altra storia


London Calling è un album del 1979 dei Clash ed è un LP doppio composto da 19 brani. Questo album ha consacrato i Clash davanti al pubblico americano (per avere più notizie relative a questa band potete leggere il mio post "Oggi parliamo di... the Clash"). 











ACROSS THE UNIVERSE – THE BEATLES

Words are flowing out like endless rain into a paper cup
They slither while they pass, they slip away across the universe
Pools of sorrow, waves of joy are drifting through my open mind
Possessing and caressing me

Jai Guru Deva Om
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world

Images of broken light which dance before me like a million eyes
They call me on and on across the universe

Thoughts meander like a restless wind inside a letter box
They tumble blindly as they make their way across the universe

Jai Guru Deva Om
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world

Sounds of laughter shades of life are ringing through my open ears
Inciting and inviting me
Limitless undying love which shines around me like a million suns
It calls me on and on across the universe


Jai Guru Deva Om
Nothing's gonna change my world
ACROSS THE UNIVERSE – THE BEATLES

Le parole volano come pioggia senza finire in una tazza di carta
Scivolano mentre passano, si diffondono per tutto l'universo
Pozzanghere di dolore, onde di gioia fluttuano nella mia mente aperta
Si impossessano di me e mi accarezzano.

Jai Guru Deva Om
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo

Immagini di luce spezzata che mi danzano di fronte come un milione di occhi
Mi chiamano ancora e ancora per tutto l'universo
Pensieri vagano come un vento inquieto nella cassetta delle lettere
Precipitano ciecamente mentre seguono la loro strada per tutto l'universo

Jai Guru Deva Om
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo

Suoni di risa ombre di terra risuonano attraverso le mie vedute aperte
Mi incitano e mi invitano
Amore senza fine nè limiti mi splende intorno come un milione di soli
Mi chiama ancora e ancora per tutto l'universo

Jai Guru Deva Om
Niente cambierà il mio mondo

Let it Be è il titolo dell'ultimo disco pubblicato dai Beatles. L'album è stati registrato senza sovraincisioni o altro, nel gennaio del 1969 e venne distribuito a partire dal 1970. Il produttore di questo album è Phil Spector, inventore della tecnica "Wall of Sound" e pioniere dei gruppi femminili degli anni Sessanta (come le Ronettes e le Crystal). Lavora anche con Tina Turner, John Lennon, George Harrison e i Ramones. Nel 1989 è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame.







GREEN DAY, GOOD RIDDANCE (TIME OF YOUR LIFE)

Another turning point, a fork stuck in the road

Time grabs you by the wrist, directs you where to go
So make the best of this test, and don't ask why
It's not a question, but a lesson learned in time
It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life.



So take the photographs, and still frames in your mind
Hang it on a shelf in good health and good time
Tattoos of memories and dead skin on trial
For what it's worth it was worth all the while

It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life.


It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life.

It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life

GREEN DAY, GOOD RIDDANCE (TIME OF YOUR LIFE*)

Un altro punto di svolta,un bivio blocca la strada
il tempo ti afferra per il polso e ti dirige per la strada da prendere
quindi fai del tuo meglio per superare questa prova e non chiederti perchè
non è una domanda
ma una lezione imparata in tempo
è qualcosa di imprevedibile
ma alla fine è giusto
spero che tu abbia avuto il tempo nella tua vita*


quindi prendi le fotografiee fissa le cornici nella tua mente
appendile su uno scaffale in buono stato e al tempo giusto
tatuaggi di ricordi e pelli morte sotto processo
per quanto possa valere ne valeva la pena per tutto il tempo
è qualcosa di imprevedibile ma alla fine è giusto
spero che tu abbia avuto il tempo nella tua vita*
è qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto
spero che tu abbia avuto il tempo nella tua vita*
è qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto
spero che tu abbia avuto il tempo nella tua vita*

*TIME OF YOUR LIFE VUOL DIRE IL TEMPO DI VIVERE AL MEGLIO OGNI ATTIMO


Nimrod è il quinto album in studio della punk rock band americana Green Day, uscito il 14 ottobre 1997. 












PATTI SMITH, PEOLPE HAVE THE POWER

I was dreaming in my dreaming
of an aspect bright and fair
and my sleeping it was broken
but my dream it lingered near
in the form of shining valleys
where the pure air recognized
and my senses newly opened
I awakened to the cry
that the people / have the power
to redeem / the work of fools
upon the meek / the graces shower
it's decreed / the people rule

The people have the power
The people have the power
The people have the power
The people have the power

Vengeful aspects became suspect

and bending low as if to hear
and the armies ceased advancing
because the people had their ear
and the shepherds and the soldiers
lay beneath the stars
exchanging visions
and laying arms
to waste / in the dust
in the form of / shining valleys
where the pure air / recognized
and my senses / newly opened
I awakened / to the cry

Where there were deserts
I saw fountains
like cream the waters rise
and we strolled there together
with none to laugh or criticize
and the leopard
and the lamb
lay together truly bound
I was hoping in my hoping
to recall what I had found

I was dreaming in my dreaming
god knows / a purer view
as I surrender to my sleeping
I commit my dream to you

The power to dream / to rule
to wrestle the world from fools
it's decreed the people rule
it's decreed the people rule


Listen:
I believe everything we dream
can come to pass through our union

we can turn the world around
we can turn the earth's revolution

we have the power
People have the 
power ...



PATTI SMITH, LA GENTE HA IL POTERE


Ero immersa nei miei sogni
di una apparenza brillante e corretta
e il mio sonno è stato interrotto
ma il mio sogno rimaneva chiaro
sotto forma di vallate luminose
dove si sente l'aria limpida
ed i miei sensi si sono riaperti
Mi svegliai sentendo l'urlo
che la gente ha il potere
di redimere l'opera dei pazzi
fino alla mitezza, alla pioggia della grazia
è stabilito, è la gente che guida

La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere

Gli atteggiamenti vendicativi diventano sospetti
e rannicchiarsi come per ascoltare
con le braccia protese in avanti
perché la gente ha le orecchie
e i custodi e i soldati
giace sotto le stelle
scambiando ideali
e abbassando le braccia
per disperdere nella polvere
per diventare come vallate splendenti
dove l'aria pura si percepisce
e i miei sensi sono di nuovo aperti al mondo
Mi sono svegliata piangendo

Dove c'erano deserti
ho visto fontane
l'acqua sgorgava come crema
e noi andavamo a spasso là assieme
e non c'era nulla di cui ridere o da criticare
e il leopardo
e l'agnello
dormivano assieme realmente abbracciati
io speravo nella mia speranza
di riuscire a ricordare quello che avevo trovato


io sognavo nei miei sogni
Dio sa cosa una visione ancora più pura
fino a che non ho ceduto al sonno
Affido il mio sogno a te

Il potere di sognare di dettare le regole
di lottare per cacciare dal mondo i folli
è promulgata la legge della gente
è promulgata la legge della gente

Ascolta:
Io credo che tutto quello che sogniamo
può arrivare e può farci arrivare alla nostra unione
noi possiamo rivoltare il mondo
noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra
noi abbiamo il potere
La gente
ha il potere
Dream of Life è il quinto album della cantautrice Patti Smith. E' stato pubblicato nel 1988 per l'etichetta discografica Arista Records. Tutte le canzone sono state composte da Patti e dal marito Fred Sonic Smith.




JESSE MALIN, BROOKLYN

The last car on the line I guess you're back doing time
The ghost of Christmas past
Left Walt Whitman in the trash

You started out with nothing but lonely days

You used to like the sad songs of doom and gloom
You started out with nothing but throwaways

You couldn't live with me so you moved to


Brooklyn

Artificial desserts
Some have cars some have kids
Hit the pathmark after work
Some never been past the bridge


You started out with nothing but lonely days

You used to like the sad songs of doom and gloom
You started with nothing but throwaways

You couldn't live with me so you moved to

Brooklyn

I sometimes lie awake until sunrise
Wondering how we become what we despise


No more couches to surf
Only beaches in your dreams
No more trannies near work

It's still a drag walking in Queens

It's all blood money in the bank


Somehow some people find the nerve

Like the soldiers they thank down in DC

If I could only find the words


JESSE MALIN, BROOKLYN

L'ultima automobile sulla linea. Spero che tu sia ritornata in tempo.
Il fantasma dello scorso Natale
ha gettato Walt Whitman nella spazzatura

Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn

Dolci artificiali
Alcuni hanno belle macchine, altri hanno figli
Fai un giro a Pathmark dopo il lavoro
Certe persone non hanno mai attraversato quel ponte

Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn

A volte resto sveglio fino all'alba
e mi chiedo come siamo diventati ciò che disprezzavamo?

Non ci sono divani su cui perdersi
E le spiagge sono solo nei tuoi sogni
Non ci sono più transessuali vicino al tuo posto di lavoro
Ma c'è ancora una passeggiata trascinata nel Queens
In banca ci sono solo soldi macchiati di sangue
In qualche modo alcune persone trovano il coraggio
come i soldati che in fondo devono ringraziare Washington DC
Se solo potessi trovare le parole...

The Fine Art of Self Destruction è il primo album solista di Jesse Malin (per informazioni più dettagliate su questo artista trovate qui sul blog un post a lui dedicato). Il disco è anche il primo prodotto dall'amico Ryan Adams.






I JUST REALIZED, GOGOL BORDELLO


I just realized that I'm dying to see you

And hear you all over again and again
When did it started?
On which exact moment?
Oh, I don't know and I hope it will end
Maybe tomorrow but probably never
In this world of obsession I helplessly fall.


Feeling disguising, so polarizing
Where is the exit?
Of course there is none.

When did it started
On which exact moment
In this world of obsession
I helplessly fall.
Feeling disguising and so polarizing
And where's the exit?
Of course there is none.

When a body is burning with fever
Of the voodoo force.
What is it that's really burning?
Parts of you of course!
Is it because I'm russian?
Is it because you're not?

Oppa snova puta madre vsyo naoborot
HO APPENA REALIZZATO, GOGOL BORDELLO

Ho appena realizzato che muoio dalla voglia di vederti
E sentire ancora e ancora tutto quanto
Quando è iniziato?
In quale preciso momento?
Oh, non lo so e spero che finirà
Forse domani, ma probabilmente mai
In questo mondo di ossessione io, impotente cado

Sentendomi finto, così estremizzante
Dov'è l'uscita?
Naturalmente non c'è.

Quando è iniziato
In quale esatto momento
In questo mondo di ossessione
Io impotente cado
Sentendomi finto, così estremizzante
E dov'è l'uscita?
Naturalmente non c'è.

Quando un corpo è in fiamme con la febbre
della forza del voodoo
Che cos'è che davvero brucia?
Parti di voi se naturalmente!
È perché io sono russo?
Forse perché voi non lo siete?

Oppa snova Puta Madre vsyo naoborot

Pura Vida Conspiracy è il sesto album in studio della Gypsy-Punk band Gogol Bordello, uscito a luglio 2013. Tutte le canzoni sono state scritte dai vari membri della band, Eugene Hutz, Oliver Charles, Thomas Gobena, Yuri Lemeshev, Sergey Ryabtsev, Pedro Erazo Segovia e Michal Ward. 
La band viene dalla Lower East Side di Manhattan e si è formata nel 1999. Il sound del gruppo è fortemente ispirato alla musica Gypsy, mescolata con punk e dub.


FRANCESCO GUCCINI, CYRANO

venite pure avanti,voi con il naso corto,
signori imbellettati,io piu' non vi sopporto
infilero' la penna ben dentro al vostro orgoglio
perche' con questa spada vi uccido quando voglio.
venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finche' dura
che' il pubblico e' ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissa' dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
io sono solo un povero cadetto di guascogna
pero' non la sopporto la gente che non sogna.
gli orpelli? L'arrivismo? all'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.

facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti;
venite portaborse,ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti, buttate giu' le carte
tanto ci sara' sempre chi paghera' le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,
spiacere e' il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me e' quasi proibito il sogno di un amore
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perche' Rossana e' bella, siamo cosi' diversi;
a parlarle non riesco, le parlero' coi versi.
le parlero' coi versi.

Venite gente vuota, facciamola finita:
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
se c'e' come voi dite un dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che dio e' morto e l'uomo e'solo in questo abisso,
le verita' cercate per terra, da maiali
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo piu' la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sara' giusto.
non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perche' oramai lo sento,non ho sofferto invano,
se mi ami come sono,
per sempre tuo
per sempre tuo
per sempre tuo
Cyrano.

D'amore di morte e di altre sciocchezze è il diciassettesimo album di Francesco Guccini.
L'album è stato dedicato a Victor Sogliani (bassista dell'Equipe 84) ed al fumettista Bonvi (Sturmtruppen), entrambi morti prematuramente poco prima dell'uscita dell'album. 




VINICIO CAPOSSELA, OVUNQUE PROTEGGI

Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com'è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dov'è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello...

E ancora mi innamora
e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l'incanto.

E se mi trovi stanco,
e se mi trovi spento,
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me.

I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.

E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto.
L'incanto di te...
di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore,
freddo nel sole
e non bastan le parole.

Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato.
Se non ci sono stato,
se non sono tornato.

Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.

Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.

Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.

Ovunque proteggi è il sesto album di Vinicio Capossela, pubblicato nel 2006 dalla Atlantic/Warner Music. Nel 2006 si aggiudica la targa Tenco come migliore album, e nel 2007 viene votato secondo miglior album del 2006.  Secondo Rolling Stone Italia è il sesto album più bello di sempre.









FABRIZIO DE ANDRE', LA CANZONE DELL'AMORE PERDUTO

Quando in anticipo sul tuo stupore 
verranno a chiederti del nostro amore 
a quella gente consumata nel farsi dar retta 
un amore così lungo 
tu non darglielo in fretta 

non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole 
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore 
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre" 
nell'ipocrisia dei "mai" 

non sono riuscito a cambiarti 
non mi hai cambiato lo sai. 


E dietro ai microfoni porteranno uno specchio 
per farti più bella e pensarmi già vecchio 
tu regalagli un trucco che con me non portavi 
e loro si stupiranno 
che tu non mi bastavi, 

digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani 
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni 
per ritornare dopo l'amore 
alle carezze dell'amore 
era facile ormai 

non sei riuscita a cambiarmi 
non ti ho cambiata lo sai. 


Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre 
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre 
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro 
i tuoi occhi assunti da tre anni 
i tuoi occhi per loro, 

ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo 
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo 
e troppo stanchi per non vergognarsi 
di confessarlo nei miei 
proprio identici ai tuoi 

sono riusciti a cambiarci 
ci son riusciti lo sai. 

Ma senza che gli altri non ne sappiano niente 
dimmi senza un programma dimmi come ci si sente 
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito 
farai l'amore per amore 
o per avercelo garantito, 

andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori 
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori 
o resterai più semplicemente 
dove un attimo vale un altro 
senza chiederti come mai, 

continuerai a farti scegliere 
o finalmente sceglierai.


Storia di un impiegato è il sesto album in studio di Fabrizio De Andrè ed è uscito nel 1973. 


« Quando è uscito "Storia di un impiegato" avrei voluto bruciarlo. Era la prima volta che mi dichiaravo politicamente e so di aver usato un linguaggio troppo oscuro, difficile. L'idea del disco era affascinante. Dare del Sessantotto una lettura poetica, e invece è venuto fuori un disco politico. E ho fatto l'unica cosa che non avrei mai voluto fare: spiegare alla gente come comportarsi. » (gennaio 1974, da un'intervista alla Domenica del Corriere)

FRANCO BATTIATO , LA CURA


Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare. 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te



L'imboscata è il diciannovesimo album di Franco Battiato,  pubblicato nel 1996.
Questo è il secondo album di Battiato con testi del filosofo Manlio Sgalambro.



OTTO OHM, DOMANI

Non dimenticare che non so mettere virgole
che non so giocare a carte e odio i centri commerciali
che non soffro l'ansia di risultare vigile
e non ne ho bisogno per essere speciale...
per questo domani ti sposo.

Non dimenticare che son poche quelle cose vere
che rimangono a brillare mentre corri in strade buie
quando tutto sembra sbriciolarsi addosso e tu vai a fondo
basterà  il pensiero per farti volare...
per questo domani ti sposo
per questo domani ti sposo.

E vinceremo le vigliaccherie
di un mondo che ci vuole sempre uguali
vedrai sarà  più facile dividere per due
saremo forse gli unici.....domani.

Non dimenticare di cercare tra le nuvole
quelle cose strane che ti fanno essere languida
quella strana proprietà che mostri nel commuoverti
quando vedi un cane solo
in fondo ci somiglia un po'
per questo domani ti sposo.

Non dimenticare che chi vuole tutto troppo spesso
E' finito solo nel contare le sue briciole
chi ha rincorso il sogno di diventare uomo
senza mai legarsi per paura di sbagliare ma.....
per questo domani ti sposo
per questo domani ti sposo.

E vinceremo le vigliaccherie
di un mondo che ci vuole sempre uguali
vedrai sarà  più facile dividere per due
saremo forse gli unici domani.

Ed entrerà  la luce in questa casa
ci sembrerà  più magico il destino
anche se non c'è niente da scoprire troverai
un motivo in più per esserci....domani.

Naif è il terzo album in studio del gruppo Otto Ohm, uscito nel 2005. La band nata nel 1997 dall’idea di Andrea Vincenzo Leuzzi che con Fabrizio De Angelis, iniziò suonando in uno studio allestito in casa, con i consigli di Fabrizio Bacherini. Contemporaneamente si aggregarono altri amici, Daniela Mariani e Stefano Bari. A quel tempo Bacherini fondò un'etichetta con Andrea Marotti, la Casa di Cura, per la produzione del neonato gruppo degli Otto Ohm, anche se dopo la storia prese un'altra piega, con l'interessamento alla band di Stefano Senardi, storico discografico, che portò il gruppo con sé nei suoi spostamenti discografici.