Jesse Malin in una fotografia di Dina Regine, fuori da uno dei locali di NYC di cui è co-proprietario, il Niagara, sulla Avenue A. Alle sue spalle, il murale dedicato a Joe Strummer, leader dei Clash, eseguito da un artista newyorkese nel 1997.
Jesse Malin nasce nel Queens, a New York, il 26 gennaio del 1968. La sua carriera musicale inizia molto presto: già all'età di 12 anni fonda la sua prima band hardcore, gli Heart Attack, con i quali pubblica tre album. Uno di questi, Toxic Lullabies: 1980-1984, è composto da una serie di brani punk rock molto veloci, tosti e brevi. Già da questo primo album emerge la forte impronta punk rock di Jesse: provate ad immaginare un dodicenne del Queens, New York, completamente immerso nella scena musicale di inizio anni Ottanta: anche voi vi sareste trovati con la voglia di mettere su una band del genere!
Gli Heart Attack durante un'esibizione live
Dopo lo scioglimento della band avvenuto nel 1984 fonda un nuovo gruppo con l'amico Danny Sage chiamato Hope e lavora come benzinaio, come commesso in un negozio di alimentari e infine come svuotacantine prima e come roadie poi per diversi artisti, tra cui Barbra Streisand (i suoi racconti su quest'ultima sono a dir poco esilaranti!).
All'inizio degli anni Novanta forma con i suoi amici d'infanzia (Richard Bacchus, Howie Pyro, Belvy K - ma quasi subito sostituito da Michael Wildwood - e Danny Sage) una nuova band, i D Generation. Anche con loro Jesse incide tre album (D Generation, No Lunch e Through the Darkness) e parte per diversi tour che toccano tutto il mondo: nel 1998 sono il gruppo di supporto per il tour europeo dei Green Day, di cui Jesse diventerà un buon amico. La band si scioglie nel 1999 dopo uno show a Coney Island, il 24 aprile 1999.
D Generation, No Way Out
Nell'estate del 1999 Jesse partecipa ad un progetto chiamato PCP Highway con Howie Pyro, Joe Rizzo, Esko Poldvere e David Matos.Nell'aprile dell'anno successivo Malin pubblica un EP autoprodotto ed acquistabile solo online intitolato 169 EP con i suoi già citati amici Howie Pyro (basso), Esko Poldvere (chitarra e seconda voce), Joe Rizzo (batteria) e Joe McGinthy (piano).
Le canzoni contenute nell'EP sono Brooklyn, X-Mas, Solitaire, Bad Friday, Basement Home, High Lonesome, Love Streams e Downliner, alcune delle quali si ritroveranno nei successivi due album (To Be Somebody e The Fine Art of Self Destruction).

L'album si apre con un brano quasi hard rock , My Life, in cui la batteria rimbomba e le chitarre parlano. Faded Flowers invece combina elementi moderni e veloci con momenti volutamente lo-fi , con un coro che renderebbe Nikki Sixx verde d'invidia . Love Streams e la cover degli Stones Heartbreaker ci ricordano che questa band ama il rock classico tanto quanto il metal e il punk .
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I Bellvue |
The Fingers, Coma for $$$
Dopo queste esperienze, Jesse si ritrova senza contratto discografico e ricomincia a portare la sua musica in piccoli pub e locali americani.
Ma la svolta arriva proprio nel 2002 quando Ryan Adams, dopo aver ascoltato alcuni brani composti dall'amico, decide di produrre il suo primo album.
The Fine Art of Self Destruction (che è uno dei 10 album che mi porterei sulla famosa isola deserta) esce per l'etichetta One Litte Indian/ Artemis Records ed è un album bellissimo: riscuote un grande successo di critica e pubblico e Jesse inizia un tour che lo porta in tutto il mondo.
Inizialmente però vengono criticati copertina e titolo dell'album: Jesse viene etichettato come "depresso" e "drogato" per la fotografia utilizzata per la cover e queste insinuazioni vengono sostenute anche dal titolo "La sottile arte dell'autodistruzione". Ma è sufficiente ascoltare e capire i suoi testi (o farci due chiacchiere) per comprendere che, in realtà, tutto ruota intorno all'amore e l'autodistruzione qui è profondamente legata a questo forte sentimento, che per lui è il più importante.
Jesse Malin, Queen of the Underworld
1. Queen of the Underworld 2. TKO 3. Wendy 4. Downliner 5. Brooklyn 6. The Fine Art of Self Destruction 7. Riding on the Subways 8. High Lonesome 9. Solitaire 10. Almost Grown 11. Xmas 12. Cigarettes and Violets 13. Brooklyn (band version) |
JESSE MALIN, BROOKLYN
The last car on the line I guess you're back doing time
The ghost of Christmas past
Left Walt Whitman in the trash
You started out with nothing but lonely days
You used to like the sad songs of doom and gloom
You started out with nothing but throwaways
You couldn't live with me so you moved to
Brooklyn
Artificial desserts
Some have cars some have kids
Hit the pathmark after work
Some never been past the bridge
You started out with nothing but lonely days
You used to like the sad songs of doom and gloom
You started with nothing but throwaways
You couldn't live with me so you moved to
Brooklyn
I sometimes lie awake until sunrise
Wondering how we become what we despise
No more couches to surf
Only beaches in your dreams
No more trannies near work
It's still a drag walking in Queens
It's all blood money in the bank
Somehow some people find the nerve
Like the soldiers they thank down in DC
If I could only find the words
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JESSE MALIN, BROOKLYN
L'ultima automobile sulla linea. Spero che tu sia ritornata in tempo.
Il fantasma dello scorso Natale
ha gettato Walt Whitman nella spazzatura
Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn
Dolci artificiali
Alcuni hanno belle macchine, altri hanno figli
Fai un giro a Pathmark dopo il lavoro
Certe persone non hanno mai attraversato quel ponte
Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn
A volte resto sveglio fino all'alba
e mi chiedo come siamo diventati ciò che disprezzavamo?
Non ci sono divani su cui perdersi
E le spiagge sono solo nei tuoi sogni
Non ci sono più transessuali vicino al tuo posto di lavoro
Ma c'è ancora una passeggiata trascinata nel Queens
In banca ci sono solo soldi macchiati di sangue
In qualche modo alcune persone trovano il coraggio
come i soldati che in fondo devono ringraziare Washington DC
Se solo potessi trovare le parole...
|
Jesse Malin, Riding on the Subway
Dopo il suo ritorno a New York City, nel 2004 Jesse registra il suo secondo album, autoprodotto, intitolato The Heat, che riceve cinque stelle (il massimo) nella classifica della famosissima rivista musicale Uncut. L'album si apre con il brano Mona Lisa, energico e veloce, ed è una sorta di flash back che vuole sottolineare i cambiamenti psicologici subiti dalla gente dopo gli attacchi dell'11 settembre. Silver Manhattan è una ballata romantica con un tappeto di chitarre distorte e coinvolgenti, che ricordano Neil Young ai tempi di Zuma. Since You're in Love ricorda quasi il Billie Corgan dei primi Smashing Pumpkins, mentre Block Island e Basement Home sono canzoni bellissime, dolci, che penetrano nel cuore. The Heat è insomma un album che è tutto da scoprire, le canzoni sono tutte coinvolgenti e profonde, colpiscono per la loro intensità e per la loro originalità. I testi sono molto intelligenti e pieni di doppi sensi e parole da "decifrare", ma la voce di Jesse entra nel cuore.
Jesse Malin, Mona Lisa
1. Mona Lisa
2. Swinging Man
3. Silver Manhattan
4. Arrested
4. Arrested
5. Since You're In Love
6. Going Out West
7. Scars Of Love
8. New World Order
9. About You
10. Block Island
11. Basement Home
12. Hotel Columbia
13. Indian Summer
14. God's Lonely People
6. Going Out West
7. Scars Of Love
8. New World Order
9. About You
10. Block Island
11. Basement Home
12. Hotel Columbia
13. Indian Summer
14. God's Lonely People
Formazione: Jesse Malin (voce e chitarre), Paul Garisto (batteria, seconda voce), Johnny Pisano (basso e seconda voce), Christine Smith (piano, tastiere e seconda voce), Justin Lomery (Chitarra elettrica), Ryan Adams (seconda voce, chitarra), Richard Fortus (chitarra elettrica), Johnny T (percussioni), Joe McGinty (piano, tastiere, organo), Rob Clores (piano e tastiere), Howie Pyro (basso e effetti speciali), Jody Porter (chitarra elettrica), Miles Okazaki (chitarra elettrica), Doug Pettibone (chitarra elettrica), Jane Scarpantoni (violoncello), Pete Yorn (seconda voce), David Poe (seconda voce), Mathew Caw (seconda voce), Tommy Stinson (seconda voce).
JESSE MALIN, BASEMENT HOME
Didn't go to work at all
Couldn't even make the call Skipped payments on my truck Grabbed my last hundred bucks And bought you a pretty dress But still you're not impressed I'm sinking down on your love Where is the God above? I'm sinking down on your dreams And it's harder than it seems Took her to the county fair And she didn't even care Like my first wife I couldn't keep She left me for the big sleep You shared my bottle on Labor Day When I woke you'd run away I'm sinking down on your love Where is the God above? I'm sinking down on your dreams And it's harder than it seems Trying to get to you ever since I made parole Trying to put some heaven in this basement home Talk of going back to school Show them all you're not a fool Talk of going back to bed And we watch TV instead And sometimes I feel like this I need more than a kiss I'm sinking down on your love And there ain't no God above I'm sinking down on your dreams And it's harder than it seems And she is only 12 years old She don't believe in God |
JESSE MALIN, BASEMENT HOME
Non sono andato al lavoro
Non ho potuto nemmeno telefonare
Ho saltato dei pagamenti sul mio furgone
E ho preso i miei ultimi cento dollari
per comprarti un bel vestito nuovo
ma questo non ti ha impressionata
Sto affondando dentro al tuo amore
Dov'è il Dio, lassù?
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
Ed è più difficile di quanto sembra
L'ho portata alla fiera della contea
ed a lei non è nemmeno importato
Come la mia prima moglie, non sono riuscito a trattenerla
e lei mi ha lasciato per il grande sonno
Hai condiviso con me la bottiglia durante il Labor Day
Ma quando mi sono svegliato eri già corsa via
Sto affondando dentro al tuo amore
Dov'è il Dio, lassù?
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
Ed è più difficile di quanto sembra
Sto cercando di raggiungerti dopo essere stato messo in libertà per buona condotta
Sto cercando di mettere un po' di paradiso nella cantina di questa casa
E parlare di ricominciare la scuola
Mostrando a tutti che non sei uno scemo
E parlare di ritornare a letto
e invece giardare la tv
E ogni tanto mi sento proprio così,
ho bisogno di più di un bacio
Sto affondando dentro al tuo amore
E non c'è un Dio, lassù
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
ed è più difficile di quanto sembra
E lei ha solo 12 anni
E non crede in Dio
|
Jesse Malin, Basement Home
JESSE MALIN, BLOCK ISLAND
All your love
Is not enough The ferry pulled away From the Block Island bay It had been so many years And an ocean full of tears Oh she's a beautiful baby and oh I like her a lot Time just slips away You can feel it in the bottom of your soul
Learning how to live
You got so much to give Cathy came to town And wore her wedding gown Oh she's like Coney Island At night she lights up the sky I'm too scared to dance on those Broken hearted beaches of romance
All your love is not enough
Fly my dove you're in my blood
Baby hold me
Hold me five minutes more While you're walking out the door Lonely Jesus on the wall He was a drifter man But in the end he came again
The ferry came to shore
And CNN was keeping score The happy bride and groom Left on their honeymoon And I cried all the way from Rhode Island to the folks on 6th and A
All your love is not enough
Fly away my dove you're in my blood |
JESSE MALIN, BLOCK ISLAND
Tutto il tuo amore
non è abbastanza
Il traghetto si è allontanato
dalla baia di Block Island
Erano passati molti anni
e un oceano pieno di lacrime
Oh, lei è una donna bellissima,
e mi piace moltissimo
Il tempo scorre veloce
e lo puoi sentire nel profondo della tua anima
Imparando come vivere
hai così tanto da dare
Cathy è arrivata in città
e indossava il suo vestito da sposa
oh, lei è come Coney Island
di notte illumina il cielo
e io sono troppo spaventato per ballare
su quelle spiagge con il cuore spezzato dal romanticismo
Tutto il tuo amore non è abbastanza
vola mia colomba, sei nel mio sangue
Baby, aspettami
aspettami ancora cinque minuti
mentre esci dalla porta
Un Gesù solitario sulla parete
lui era un uomo vagabondo
ma alla fine è ritornato
Il traghetto è ritornato a riva
e la CNN ha tenuto il punteggio
la sposa felice e il suo sposo
partono per la luna di miele
E io ho pianto per tutta la strada
da Road Island alla gente sulla sesta strada e sulla Avenue A
Tutto il tuo amore non è abbastanza
vola mia colomba, sei nel mio sangue
|
Jesse Malin, Hotel Columbia
The Replacements, Bastards of Young
L'album si apre con la bellissima canzone Don't Let Them Take You Down (Beautiful Day!): una canzone con una sottile nota di speranza, "non farti abbattere da loro, è una giornata bellissima"... "A new generation, now my whole world shakin' we were born in flames, maiden names, suburban homes, make your bones. Bite your lip, take the fifth, know your rights, it's your life now. Don't let them take you down. It's a beautiful day, don't let 'them them take you down. Hurricanes, love in vain, Murphy's law, days of war, crash and burn, live and learn, fill the void, girls and boys now".
2. In the Modern World
3. Tomorrow Tonight
4. Broken Radio
5. Prisoners of Paradise
6. Black Haired Girl
7. Lucinda
8. Love Streams
9. Little Star
10. Bastards of Young
11. Happy Ever After ( Since you're in love 2007)
12. NY Nights
13. Aftermath
Formazione: Jesse Malin (voce e chitarre), Paul Garisto (batteria e èercussioni), Sami Yaffa (basso), Ryan Adams (chitarre), Justin Lomery (chitarre), Rob Caggiano (chitarre), Johnny T (percussioni), Danny DeLaMatyre (seconda voce), Christine Smith (pianoforte, tastiere e seconda voce), Bruce Springsteen (chitarra e voce su "Broken Radio").
JESSE MALIN, AFTERMATH
Oh, the city was changing
The cigarette hit the spot
Oh, a simple distraction
From to have and have not
And the radio went silent
And all our heroes had died
Now you can buy revolution
In any color or size
Standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?
Living in the aftermath
Oh, she never got famous
She was the star in my life
'Til we drifted like runoff
Or two ships in the night
Standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?
Living in the aftermath
Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on
And I hope she's happy
And I hope she's free
Somehow we choose our own destiny
From the eve of destruction
To the valley of tears
Before it all went to voice mail
And we rang in the year
And the midnight martyrs
Well, they still hang on the cross
You can die in the gutter baby
Or learn to live with the loss
Well, I've standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?
Living in the aftermath
Well, I keep standing on a corner,
everybody's talking
Remember when we used to laugh?
How so many people choose a lesser evil?
Never giving peace a chance
Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on
Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on, boys
To hold on and hold on till it's gone
|
JESSE MALIN, AFTERMATH
Oh, la città stava cambiando
La sigaretta da completa e totale soddisfazione
Oh, una semplice distrazione
Tra l'avere e il non avere
E la radio è si è spenta
E tutti i nostri eroi sono morti
Adesso puoi comprare la rivoluzione
In qualsiasi colore o dimensione
Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani
Oh, lei non è mai stata famosa,
Lei era la stella della mia vita
fino a che siamo andati alla deriva come il trabocco
O due navi nella notte
Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani
Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti
E spero che sia felice
E spero che sia libera
In qualche modo siamo noi che scegliamo il nostro stesso destino
Dalla vigilia della distruzione
Fino alla valle di lacrime
Prima di questo tutto è andato alla posta vocale
E abbiamo chiamato durante l'anno
E i martiri di mezzanotte
Beh, loro ancora pendono sulla croce
Puoi morire nel canale di scolo, baby
O imparare a convivere con la perdita
Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani
Beh, io continuo a rimanere in piedi ad un'angolo,
tutti quanti parlano
Ricordi quando eravamo abituati a ridere?
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Non dando mai una possibilità alla pace
Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti
Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti
Per tenere duro, e tenere duro, fino a che non è finita
|
Jesse Malin, Aftermath
Il bellissimo brano che Jesse canta con Springsteen è dedicato alla madre, che ha lasciato lui e la sorella qualche anno fa e alla quale lui era profondamente legato. E' merito della madre, infatti, se Malin ha intrapreso la strada che lo ha portato al successo: è lei che fin dall'inizio ha accompagnato lui ed i suoi amici su e giù per New York e per l'America perchè potessero esibirsi.
Nel video, girato per le strade di New York, si vede il murale dedicato a Joe Strummer che Jesse nel 1997 ha fatto realizzare su una delle pareti esterne del Niagara, uno dei suoi locali; c'è anche un cammeo di Richard Manitoba (cantante dei Dictators, degli MC5 ed ora dei Manitoba's).
Nel video, girato per le strade di New York, si vede il murale dedicato a Joe Strummer che Jesse nel 1997 ha fatto realizzare su una delle pareti esterne del Niagara, uno dei suoi locali; c'è anche un cammeo di Richard Manitoba (cantante dei Dictators, degli MC5 ed ora dei Manitoba's).
Jesse Malin & Bruce Springsteen, Broken Radio
Tra l'aprile del 2007 e l'ottobre del 2008 esce per la One Little Indian On Your Sleve, un album prodotto da Diane Gentile, in due distinte versioni: una per il pubblico americano e l'altra per quello inglese. Si tratta di un album di cover con un "mix schizofrenico" delle canzoni preferite di Jesse. Si passa dai Ramones a Tom Waits, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, da Elton John ai The Kills, passando per i Clash ed i Bad Brains.
Per un artista del suo calibro è sempre rischioso proporre un album di cover, infatti quasi nessuno ha sostenuto l'idea di Jesse di farlo in un momento così delicato della sua carriera e la critica è stata molto dura a riguardo, ma lui non si 'è fatto abbattere ed è andato avanti con il suo progetto musicale. Questo album non ha nessuna pretesa, vuole solo essere un tributo (forse qualcosa di più: una dichiarazione d'amore) alla musica che è stata per lui così importante per la sua formazione e la sua crescita personale.
Per un artista del suo calibro è sempre rischioso proporre un album di cover, infatti quasi nessuno ha sostenuto l'idea di Jesse di farlo in un momento così delicato della sua carriera e la critica è stata molto dura a riguardo, ma lui non si 'è fatto abbattere ed è andato avanti con il suo progetto musicale. Questo album non ha nessuna pretesa, vuole solo essere un tributo (forse qualcosa di più: una dichiarazione d'amore) alla musica che è stata per lui così importante per la sua formazione e la sua crescita personale.
UK VERSION
1. Looking for a Love (Neil Young)
2. Do you Remember Rock'n'Roll Radio? (The Ramones)
3. Sway (The Rolling Stones)
4. Russian Roulette (The Lords of the New Church)
5. Gates of the West (The Clash)
6. Me and Julio Down by the Schoolyard (Paul Simon)
7. You can Make Them Like You (The Hold Steady)
8. Walk on the Wild Side (Lou Reed
9. Harmony (Elton John)
10. Rodeo Town (The Kills)
11. Wonderful World (Sam Cooke)
12.Operator (Jim Croce)
13. I Hope I don't Fall in Love with You (Tom Waits)
14. Everybody's Talkin' (Harry Nilsson)
US VERSION
2. Me and Julio Down by the Schoolyard (Paul Simon)
3. Sway (the Rolling Stones)
4. Russian Roulette (The Lords of the New Church)
5. Walk on the Wild Side (Lou Reed)
6. You Can Make Them Like You (The Hold Steady)
7. Harmony (Elton John)
8. It's Not Enough (Johnny Thunders and the Heartbreakers)
9. Looking for a Love (Neil Young)
10. Lady from Baltimore (Tim Hardin)
11. Operator (Jim Croce)
12. Fairytale of New York (The Pogues)
13. Hungry Heart (Bruce Springsteen)
14. Everybody's Talkin' (Harry Nilsson
Jesse Malin, Russian Roulette
Lou Reed and the Velvet Underground, Walk on the Wild Side
Nel dicembre del 2007 Jesse registra un album live presso il Mercury Lounge di New York. Inizialmente il disco viene venduto solo online, ma nel giugno del 2008 esce anche nei negozi. L'album è composto da 18 canzoni: le prime 13 sono registrazioni live mentre le ultime cinque sono pezzi da studio. Il brano che chiude l'album, la splendida Fairytale of New York dei The Pogues, è un duetto con l'amica musicista Bree Sharp.
The Pogues feat. Kirsty MacCol, Fairytale of New York
2. Wendy
3. Hotel Columbia
4. Lucinda
5. Subway
6. Cigarettes & Violets
7. Since You're in Love
8. Helpless
9. Aftermath
10. Broken Radio
11. Going Out West
12. Swingin' Man
13. Xmas
14. Leaving Babylon
15. Megan Don't Know
16. It's Not Enough
17. Lady From Baltimore
18. Fairytale of New York (con Bree Sharp)
Nel 2009 Jesse lavora con l'amico BillieJoe Armstrong ed i suoi Green Day. Da questa collaborazione nascono i Rodeo Queens e nel dicembre del 2010 esce il loro primo ed unico singolo, accompagnato da un video, il cui titolo è Depression Times. Una canzone dal sound tipicamente punk rock che ricorda le canzoni più famose dei primi Green Day, ma anche quelle dei D Generation.
Jesse Malin, Lucinda
Nel 2009 Jesse lavora con l'amico BillieJoe Armstrong ed i suoi Green Day. Da questa collaborazione nascono i Rodeo Queens e nel dicembre del 2010 esce il loro primo ed unico singolo, accompagnato da un video, il cui titolo è Depression Times. Una canzone dal sound tipicamente punk rock che ricorda le canzoni più famose dei primi Green Day, ma anche quelle dei D Generation.
Rodeo Queens, Depression Times
Sempre nel 2009, Jesse è il supervisore musicale di Burning Down the House: the Story of CBGB (locale storico situato al 315 della Bowery Street a New York, dove ora si trova uno dei negozi dello stilista-musicista John Varvatos), per la regia di Many Stein, con il quale collabora come produttore associato anche nel 2012 per il film Bad Brains: Band in DC. Quest'ultima pellicola è stata presentata in anteprima al Niagara, uno dei tre locali newyorkesi di Jesse, nel corso delle celebrazioni per il CBGB Festival.
Dopo tre anni di silenzio, nel 2010 esce il nuovo album di inediti per una nuova etichetta discografica, la SideOneDummy Records, con una nuova band, i St. Marks Social e un nuovo produttore, Ted Hutt (già produttore di Gaslight Anthem, Lucero e Flogging Molly).
Diverse riviste musicali hanno definito questo album "il migliore della sua carriera": è un album orecchiabile, accessibile e con delle ottime sonorità. Il titolo è Love it to Life, ed è un omaggio a Joe Strummer: è questa infatti la frase che lo strimpellatore gli ripeteva di continuo a New York City.
In un'intervista gli è stato chiesto quali fossero le influenze musicali presenti in questo nuovo lavoro, e Jesse ha risposto semplicemente "power-punk-pop-tribal-roots-ne wave-New York-shake appeal-Wang Chung-emo-singer-songwriter-cultural folk-peace punk liberation!".
L'album è composto da dieci brani e si apre con il pezzo Burning the Bowery, brano di sano rock'n'roll, per proseguire con All the Way From Moscow che Jesse ha scritto ripensando all'esperienza vissuta con i Gogol Bordello durante il tour in Russia. The Archer è un pezzo splendido in cui le chitarre sono acustiche, la voce di Jesse è profonda, dolce e penetrante ed il testo è bellissimo. In Lowlife in a High Rise riecheggia un sound alla Willie DeVille con un ritmo vagamente latino e melodie gentili; Disco Ghetto invece (nel cui video la protagonista è Mary-Louise Parker) con il suo basso pulsante e le chitarre in overdrive sembra quasi un tributo ai Clash. L'album si chiude con Lonely at Heart, pezzo che ricorda le sonorità di Lou Reed, ma anche di Roy Orbison.
1. Burning the Bowery
2.All the Way from Moscow
3. The Archer
4. St. Mark's Sunset
5. Lowlife in a High Rise
6. Disco Ghetto
7. Burn the Bridge
8. Revelations
9. Black Boombox
10. Lonely at Heart
Formazione: Jesse Malin (voce e chitarra), Matt Hogan (chitarra e seconda voce), Randy Schrager (batteria - suona con gli Scissor Sisters), Tommy USA (basso), Ryan Adams (chitarra e seconda voce), Mandy Moore (cori), Brian Fallon (chitarra, seconda voce), Don DiLego (cori).
Nel corso della lavorazione dell'album, i componenti della band cambiano: i St. Marks Social che partono con Jesse per il lunghissimo tour che lo porterà in tutta l'America e in Europa sono Derek Cruz (seconda voce, tastiere, percussioni, accompagnamenti vari), Johnny Martin (basso), Todd Schofield (chitarra) e Ty Smith (batteria). Nel novembre del 2010 la tournèe arriva in Italia con un'unica data (sold out); ma nell'aprile dell'anno successivo il tour prosegue con una piuttosto lunga serie di concerti: dieci giorni intensi e vibranti caratterizzati da show pieni, densi ed energici che toccano città in tutto lo stivale, da Roma a Dozza, da Reggio Emilia a Chiari, da Cantù a Selva Gardena, arrivando fino a Trieste.
Dopo il tour, durato diversi mesi, Jesse torna a casa per occuparsi dei locali di cui è co-proprietario a New York e per scrivere nuova musica per i nuovi album in programma: uno solista, uno con i D Generation (che si sono riuniti nell'estate del 2011) e uno con i St. Marks Social.
Nel 2012 esce un nuovo album, Hail Mary Gunners, una raccolta di brani originali e non, registrati in duo con Derek Cruz in America e in Spagna nel corso di qualche show acustico.
L'album viene pubblicato in edizione limitata per raccogliere fondi in favore delle centinaia di famiglie vittime dell'uragano Sandy (io stessa lo scorso dicembre ho organizzato in Italia, a Grosseto, un concerto-raccolta fondi con Jesse e Derek per la stessa causa). Le canzoni sono tutte in versione acustica; l'album si apre con la cover della bellissima Pocahontas di Neil Young resa speciale dalla voce profonda e sensuale di Jesse. Ma ci sono anche One Guitar di Willie Nile (che sta diventando uno dei brani più coverizzati della storia...) e la dolcissima Lady in Blue della J. Geils Band. Non mancano vecchi brani autografi come Black Haired Girl o Downliner e le splendide Brooklyn e Block Island (queste due versioni sono, a mio parere, le migliori dell'album). Questo album insomma è un piccolo capolavoro e un pezzo da collezione assolutamente raro.
1. Pocahontas (Neil Young)
2. Black Haired Girl
3. Wendy
4. Revelations
5. If I Should Fall From The Grace of God (The Pogues)
6. Tall Black Horses (Tony Mcloughlin)
7. Downliner
8. Burn the Bridge
9. Slip Slidin’ Away (Paul Simon)
10. Going Out West
11. Angel In Blue (J. Geils Band)
12. Block Island
13. All The Way From Moscow
14. One Guitar (Willie Nile)
15. Hotel Columbia
16. Swinging Man
17. Brooklyn
18. Arrested 19. Burning The Bowery 20. Wildflowers (Tom Petty)
Jesse Malin è da sempre molto impegnato nel sociale: aiuta le persone meno fortunate e organizza spesso eventi di raccolta fondi per le cause più diverse. Da molti anni fa parte anche della Light of Day Foundation: l'associazione si occupa di raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il morbo di Parkinson. Il fondatore dell'associazione, Bob Benjamin, malato di questa malattia, ha scelto il nome citando la sua canzone preferita di Bruce Springsteen, Light of Day appunto. Il Light of Day Benefit è un'iniziativa musicale che esiste da molti anni: parte quattordici anni fa con un unico spettacolo allo Stone Pony di Asbury Park, nel New Jersey (USA), ma nel giro di poco si trasforma in un tour itinerante che attraversa diversi stati, tra Nord America ed Europa (arrivando in Italia all'inizio di dicembre). Bob è anche un buon amico di Jesse, il quale ha partecipato a quasi tutte le edizioni americane del benefit e anche a diverse edizioni europee. Quest'anno il tour sarà in Italia nei giorni:
5 dicembre, Torino
6 dicembre, Trieste
7 dicembre, Lugo
8 dicembre, Figino Serenza (provincia di Como)
Il Light of Day canadese si svolgerà dal 19 al 21 novembre, mentre quello americano dal 15 al 20 gennaio 2014 e si dividerà, come sempre, tra New York e Asbury Park (NJ).
Adesso Jesse Malin è impegnato nella registrazione di un nuovo album presso gli Elk Studios che dovrebbe uscire tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2014 e che sarà seguito da un tour che, speriamo, lo porterà di nuovo anche in Europa. Il 10% del ricavato della vendita di ogni cd sarà devoluto alla Light of Day Foundation. I brani che ho potuto ascoltare fino ad ora hanno testi molto profondi e credo che questo sarà un lavoro molto personale ed autobiografico. Non si conosce ancora il titolo dell'album, ma stavolta la produzione è stata affidata a un altro amico di Jesse, Don DiLego.
Da diversi anni Jesse presenta un programma radiofonico mensile sulla stazione radio Spectrum (Sirius XM) con l'amico musicista e stilista John Varvatos, intitolato "New York Nights". Diversi episodi in passato sono stati dedicati a Ramones, Clash, Joe Strummer, Bob Weir ed altri importanti musicisti o gruppi di fama mondiale.
Prima di concludere questo articolo, vi voglio lasciare con alcune delle mie collaborazioni preferite e con una foto che ritrae Jesse Malin, Ryan Adams e Joe Strummer al Niagara.
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Jesse Malin and the St. Marks Social |
Jesse Malin and the St. Marks Social, Black Boombox
In un'intervista gli è stato chiesto quali fossero le influenze musicali presenti in questo nuovo lavoro, e Jesse ha risposto semplicemente "power-punk-pop-tribal-roots-ne wave-New York-shake appeal-Wang Chung-emo-singer-songwriter-cultural folk-peace punk liberation!".
L'album è composto da dieci brani e si apre con il pezzo Burning the Bowery, brano di sano rock'n'roll, per proseguire con All the Way From Moscow che Jesse ha scritto ripensando all'esperienza vissuta con i Gogol Bordello durante il tour in Russia. The Archer è un pezzo splendido in cui le chitarre sono acustiche, la voce di Jesse è profonda, dolce e penetrante ed il testo è bellissimo. In Lowlife in a High Rise riecheggia un sound alla Willie DeVille con un ritmo vagamente latino e melodie gentili; Disco Ghetto invece (nel cui video la protagonista è Mary-Louise Parker) con il suo basso pulsante e le chitarre in overdrive sembra quasi un tributo ai Clash. L'album si chiude con Lonely at Heart, pezzo che ricorda le sonorità di Lou Reed, ma anche di Roy Orbison.
Jesse Malin and the St. Marks Social, Burning the Bowery
Jesse Malin and the St. Marks Social, Disco Ghetto
1. Burning the Bowery
2.All the Way from Moscow
3. The Archer
4. St. Mark's Sunset
5. Lowlife in a High Rise
6. Disco Ghetto
7. Burn the Bridge
8. Revelations
9. Black Boombox
10. Lonely at Heart
Formazione: Jesse Malin (voce e chitarra), Matt Hogan (chitarra e seconda voce), Randy Schrager (batteria - suona con gli Scissor Sisters), Tommy USA (basso), Ryan Adams (chitarra e seconda voce), Mandy Moore (cori), Brian Fallon (chitarra, seconda voce), Don DiLego (cori).
JESSE MALIN, THE ARCHER
Over the cuckoo's nest, sometimes a great notion
I've seen the best moving round in a locomotion
My my, she's so pretty, the only girl from New York city
She's the catalyst, one girl I never got over
Stupid Cupid missed, six shots and I fell like a soldier
Jesus couldn't save us
photographs and how they frame us
It was a long time ago when I let that arrow go
Baby unconditional, in your body on your soul
Hate and no remorse I'd gladly give up on my kingdom
Baby for a horse and ride away from here oblivion
Always been a mystery, I often wonder if you miss me
It was a long time ago when I let that arrow go
Baby unconditional, in your body on your soul
About a hundred dreams ago, in a business they called so
Why do you can be for the leaving I've been gone on under your knees
The kids are asking please to forget her
Something you can trust, my own faithful companion
Like the two of us the universe is surely expanding
It was a long time ago when I let that arrow go
Baby unconditional, in your body on your soul
About a hundred dreams ago , in a business they called so
She's the only one who knows that I left there long ago
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JESSE MALIN, THE ARCHER
Oltre il nido del pazzo, a volte c'è una grande idea
Ho visto il miglior movimento circolare in una locomozione
Lei è così bella, è l'unica ragazza di New York City
Lei è il catalizzatore, una ragazza insuperabile
Stupido Cupido perso, con sei colpi sono caduto come un soldato
Gesù non ci ha potuto salvare
fotografie e come ci incorniciano
E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima
Odio e nessun rimorso, ti avrei dato volentieri il mio mondo
Baby, per un cavallo, per andare lontano da quell'oblio
E' sempre stato un mistero, spesso mi chiedo se ti manco
E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima
Circa un centinaio di sogni fa, in un buisness che chiamavano così
Come puoi essere a favore della partenza, io sono andato avanti sotto le tue ginocchia
I ragazzi mi chiedono di dimenticala
Qualcosa in cui puoi credere, il mio unico fedele compagno
Come noi due, l'universo è sicuramente in espansione
E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima
Circa un centinaio di sogni fa, in un buisness che chiamavano così
Lei è l'unica che sa che l'ho lasciato la tanto tempo fa
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Jesse Malin and the St. Marks Social, The Archer
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Jesse Malin and the St. Marks Social (da sinistra: Todd Youth, Derek Cruz, Johnny Martin e Ty Smith) |
Nel 2012 esce un nuovo album, Hail Mary Gunners, una raccolta di brani originali e non, registrati in duo con Derek Cruz in America e in Spagna nel corso di qualche show acustico.
L'album viene pubblicato in edizione limitata per raccogliere fondi in favore delle centinaia di famiglie vittime dell'uragano Sandy (io stessa lo scorso dicembre ho organizzato in Italia, a Grosseto, un concerto-raccolta fondi con Jesse e Derek per la stessa causa). Le canzoni sono tutte in versione acustica; l'album si apre con la cover della bellissima Pocahontas di Neil Young resa speciale dalla voce profonda e sensuale di Jesse. Ma ci sono anche One Guitar di Willie Nile (che sta diventando uno dei brani più coverizzati della storia...) e la dolcissima Lady in Blue della J. Geils Band. Non mancano vecchi brani autografi come Black Haired Girl o Downliner e le splendide Brooklyn e Block Island (queste due versioni sono, a mio parere, le migliori dell'album). Questo album insomma è un piccolo capolavoro e un pezzo da collezione assolutamente raro.
Jesse Malin, One Guitar (Willie Nile cover)
1. Pocahontas (Neil Young)
2. Black Haired Girl
3. Wendy
4. Revelations
5. If I Should Fall From The Grace of God (The Pogues)
6. Tall Black Horses (Tony Mcloughlin)
7. Downliner
8. Burn the Bridge
9. Slip Slidin’ Away (Paul Simon)
10. Going Out West
11. Angel In Blue (J. Geils Band)
12. Block Island
13. All The Way From Moscow
14. One Guitar (Willie Nile)
15. Hotel Columbia
16. Swinging Man
17. Brooklyn
18. Arrested 19. Burning The Bowery 20. Wildflowers (Tom Petty)
Beck feat. Neil Young, Pocahontas
5 dicembre, Torino
6 dicembre, Trieste
7 dicembre, Lugo
8 dicembre, Figino Serenza (provincia di Como)
Il Light of Day canadese si svolgerà dal 19 al 21 novembre, mentre quello americano dal 15 al 20 gennaio 2014 e si dividerà, come sempre, tra New York e Asbury Park (NJ).
Adesso Jesse Malin è impegnato nella registrazione di un nuovo album presso gli Elk Studios che dovrebbe uscire tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2014 e che sarà seguito da un tour che, speriamo, lo porterà di nuovo anche in Europa. Il 10% del ricavato della vendita di ogni cd sarà devoluto alla Light of Day Foundation. I brani che ho potuto ascoltare fino ad ora hanno testi molto profondi e credo che questo sarà un lavoro molto personale ed autobiografico. Non si conosce ancora il titolo dell'album, ma stavolta la produzione è stata affidata a un altro amico di Jesse, Don DiLego.
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Jesse Malin e Don DiLego, photo by Dina Regine |
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Bob Gruen, John Varvatos e Jesse Malin (foto di Bob Gruen, il "fotografo delle star") |
Prima di concludere questo articolo, vi voglio lasciare con alcune delle mie collaborazioni preferite e con una foto che ritrae Jesse Malin, Ryan Adams e Joe Strummer al Niagara.
Jesse Malin and the St. Marks Social con BillieJoe Armstrong, Pay to Cum (Bad Brains Cover)
Jesse Malin e Bob Weir, Death or Glory (The Clash cover)
Grazie
Elisa
FONTI:
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