CHI SONO

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P.M.A.

This little blog has no claim. It's not a newspaper, here I am talking about the things I love: music and its protagonists. Some things are mine, others things are not (the sources are always quoted in the bottom of each post) ... the important thing is to share with everyone my passion.
P.M.A.

martedì 10 febbraio 2015

THE MANDEVILLES


The Mandevilles

Come ogni anno, anche lo scorso gennaio sono salita su un aereo con mio fratello e il mio migliore amico. E come ogni anno, le nostre mete sono state il New Jersey, dove siamo stati cinque giorni per assistere alla quindicesima edizione dei Light of Day (iniziativa ideata e portata avanti per tutti questi anni da Bob Benjamin, affetto dal morbo di Parkinson), e New York City.
Al solito, nel corso delle varie iniziative in programma per questa edizione dei Light of Day, abbiamo assistito a decine di meravigliosi concerti, divertenti, movimentati e spesso molto toccanti.

Nel corso del pomeriggio della nostra quarta giornata ad Asbury Park, mi sono imbattuta in una nuova favolosa band canadese, i Mandevilles, ed è proprio di loro che oggi vi voglio parlare.
Me ne sono innamorata praticamente subito: la loro allegria, i loro sorrisi, la loro musica e il loro ritmo sono contagiosi, ti rimangono dentro e non ti lasciano più. E la voce della cantante Serena Pryne è qualcosa che ti entra in testa e non se ne va.

Serena Pryne, the Mandevilles
Qualche mese fa è uscito il loro ultimo lavoro, che si intitola Windows and Stones. Sull'album, la performance di Serena è così viscerale ed emotivamente coinvolgente che lei sembra mettere a nudo la sua anima, soprattutto nel brano Don't Ask, che è diventato il modello e il punto di riferimento per tutte le altre tracce del disco.
Don't Ask, the Mandevilles

"Sapevo che era una canzone potente con un sacco di emozioni dietro e io ero un po 'intimidita a registrare, il nostro produttore però mi ha lasciato fare."

L'insieme delle canzoni che troviamo in Windows e Stones è assolutamente creativo, spiritualmente ed emotivamente intenso tanto da rapire l'ascoltatore, per poi accompagnarlo in un viaggio sonoro ed emozionale che non si dimentica presto.

Nick Lesyk
"Sono un canadese, però credo che sia divertente parlare della nostra musica come se fosse rock and roll americano. Lo dico perché i nostri pezzi ricordano Tom Petty, John Mellencamp, Bob Seger e Bruce Springsteen... ma tutti mescolati insieme. In fondo, la nostra musica viene dallo stesso posto. " 
Dice Nick Lesyk, chitarrista e co-fondatore del gruppo.

Pryne e Lesyk sono il nucleo creativo di The Mandevilles e sono partner musicali da quasi 15 anni, anche se entrambi hanno portato nella band differenti influenze musicali.

"Le influenze di Serena vengono dal rock and roll, mentre le mie sono un po' più contemporanee. Ma ci sono un sacco di punti in comune: amiamo i Fleetwood Mac, Tom Petty, i Rolling Stones ed i LedZeppelin. E poici sono nuovi cantautori come Ryan Adams e Jason Isbell ", 
dice ancora Lesyk.

Su e giù dal palco, Serena è il punto focale della band, sia per la sua grande presenza scenica che per la sua voce, che sembra quasi quella di Tom Waits, imbevuta di Whisky ed incredibilmente dinamica ed autentica. La stessa cantante dice:

"Suonavo in una blues band quando ero un piccola. Questa esperienza ha sicuramente plasmato il suono della mia voce. Anche se adesso non ascolto solo i miei dischi blues qualcosa mi è rimasto dentro.  Fino ai vent'anni non ho ascoltato nessuna artista femminile. Robert Plant era il mio Dio. Poi ho iniziato a scoprire le donne nella musica, Tina Turner prima e Bonnie Raitt poi. La adoro. Amo la dolcezza della sua voce, che si può trasformare da un momento all'altro in un ringhio roco."

The Mandevilles
Dopo aver suonato in cover band separatamente e poi insieme, il duo Pryne-Lesyk ha iniziato a scrivere le proprie canzoni ed ha formato la band Oliver Black. Poco dopo sono stati avvicinati da una casa discografica americana che però presto andò in bancarotta, lasciando la band in sospeso. Dopo essersi trasferiti in Europa per un breve periodo di tempo, la band ha pubblicato un album sotto il nome di Serena Pryne e The Mandevilles che vide l'inizio una collaborazione con Dave "DWave" Thomson a Nashville. Ma ben prestoSerena e Nick decisero di tornare in Canada e riformare la loro vecchia band.

Taylor Laslo
Solo il chitarrista Taylor Laslo rimase con loro nella nuova formazione, e l'amico di lunga data Brett Bendo entrò a far parte del gruppo per suonare la batteria un paio di mesi prima che la band volasse a Vancouver per lavorare al nuovo album presso i Richardson's The Farm Studios.

Brett Bendo
Dopo aver ascoltato un certo numero di potenziali bassisti, Waylon Glintz entrò nella band poco prima dell'inizio delle registrazioni.
Waylon Glintz
Il primo singolo estratto dalla loro ultima fatica si intitola Hangovers.

 Hangovers, The Mandevilles

E' proprio Nick Lesyk che racconta della nascita di quel brano:
"Andiamo a trovare il nostro amico Dave (Thomson) un paio di volte l'anno a Nashville. Durante una visita aveva litigato pesantemente con il suo fidanzato di allora. Ma poi si sono riconciliati, così abbiamo deciso di fare una festa per celebrare il loro amore. Abbiamo comprato diversi litri di rum e bevuto tutto in una notte. Credo di essere quasi morto! Il giorno dopo lui non si svegliò fino a tarda sera e sembrava davvero morto. Quando si è svegliato, però, ci siamo fatti una risata ed abbiamo scritto la canzone in circa 10 o 15 minuti ".

Una delle canzoni più rock del disco è I Stole Your Band.

I Stole Your Band, the Mandevilles

"Stavo lavorando e mi annoiavo e continuavo a canticchiare questa frase 'ho rubato la tua band quando hai rotto il mio cuore". Era solo uno di quei piccoli aneddoti divertenti dove sto dicendo a un fidanzato immaginario "se fai qualcosa di stupido, ruberò la tua fottuta band.""
Dice Serena. E da questo episodio è nata la canzone. 
Una delle canzoni più toccanti e profonde del  disco è senza dubbio The One.

The One, The Mandevilles

"Quando eravamo in pre-produzione ci siamo presi cinque minuti per lavorarci un po' su. Ad un tratto abbiamo iniziato a suonare e tutti e cinque insieme abbiamo creato questa canzone completamente nuova. E' stato uno di quei momenti folli ed inspiegabili. E'  una canzone pesante sulla morte, ma non solo. Parla di ciò che è morto - una persona, un'idea, un sogno, un rapporto - ma vuol dire anche che tutte le cose sono diverse per ogni persona e che ognuno reagisce alla morte come può".

Con questo straordinario album  i Mandevilles hanno deciso di affrontare un salto definitivo nel rock and roll. E ce l'hanno fatta benissimo.


I Mandevilles sono:

Serena Pryne - Voce
Nick Lesyk - Chitarra
Taylor Laslo . chitarra
Brett Bendo - Batteria
Waylon Glintz - Basso

LINK:
Sito ufficiale della band: http://heymandevilles.com/
Facebook ufficiale della band: https://www.facebook.com/themandevilles/timeline
Per acquistare online l'ultimo album: https://itunes.apple.com/it/album/windows-and-stones/id908759543?ign-mpt=uo%3D4
Intervista: http://www.niagarafallsreview.ca/2014/09/19/the-mandevilles-make-their-move

PICS: tutte le fotografie sono state prese dal sito ufficiale della band e sono coperte da copyright


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