CHI SONO

Questo piccolo blog non ha nessuna pretesa. Non è una testata giornalistica, parlo di quello che amo: della musica e dei suoi protagonisti. Alcune cose sono mie e solo mie, altre no (le fonti sono sempre citate in fondo ad ogni post)... la cosa importante è condividere con chi mi legge questa mia grande passione.
P.M.A.

This little blog has no claim. It's not a newspaper, here I am talking about the things I love: music and its protagonists. Some things are mine, others things are not (the sources are always quoted in the bottom of each post) ... the important thing is to share with everyone my passion.
P.M.A.

lunedì 27 luglio 2015

CLASH

Abbiamo iniziato a pensare di prendere un cane circa nove mesi fa. All'inizio eravamo piuttosto indecisi ed io non ero del tutto convinta.
Dopo un po' di tempo, abbiamo deciso di prendere un Golden Retriever. Così ci siamo messi a cercare un buon allevamento. On line ne abbiamo visti tanti, ma nessuno ha catturato la nostra piena fiducia. Poi, un giorno, per caso in un forum abbiamo letto di qualcuno che aveva preso il suo cane all'allevamento Intrepido Golden, a Vermiglio, in Trentino Alto Adige. Abitando sulle colline di Trento, ci siamo detti :"hey, questo potrebbe fare al caso nostro!". Ed abbiamo iniziato subito a cercare informazioni su internet. Abbiamo trovato il sito e poi la pagina facebook. Dopo aver visto le fotografie ed aver letto qualche commento abbiamo subito contattato Alex, il proprietario dell'allevamento. Una settimana dopo eravamo già a casa sua!
Appena arrivati subito ci sono corsi incontro i suoi meravigliosi cani, tra i quali c'era anche un piccolo dell'ultima cucciolata. Sia io che Pietro ce ne siamo innamorati all'istante. Così, dopo aver passato con Alex, la sua fidanzata Novella e due amici con una speldida Golden di 8 mesi di nome Lulú tutto il pomeriggio, alla frase di Alex "voi pensateci, poi fatemi sapere" noi abbiamo risposto all'unisono:"non ci dobbiamo pensare, ci prenotiamo per la prossima cucciolata!"

Il 14 marzo eravamo al lavoro. A metà mattina ho letto su facebook che i cuccioli stavano nascendo. Ho subito avvisato Pietro, e tutti e due eravamo estremamente agitati e molto emozionati. Haidi ha dato alla luce 9 magnifici cuccioli, tra cui un maschietto, piccolo piccolo e color miele, proprio come lo desideravamo noi!!!
Quattro settimane dopo siamo andati finalmente a conoscerlo. É stata un'emozione indescrivibile. Era cosi piccolo e dolce! Io mi sono commossa, ed anche a Pietro stava per scendere una lacrima per l'enorme gioia.

Abbiamo pensato a lungo a come chiamarlo. All'inizio avevo pensato a Sheldon, come uno dei protagonisti della serie TV The Big Bang Theory, che mi piace un sacco. Oppure a Coney, in onore del mio posto preferito su tutta la terra, Coney Island, a New York City. A Pietro non piaceva nessuno dei due nomi, così mentre finalmente lo stavamo andando a prendere per portarlo nella sua nuova casa lui mi dice:"senti... Perché non lo chiamiamo Clash? É il nome della tua band preferita e quando é nato avevi su la loro maglietta!!!". Sono rimasta senza parole. Come ho fatto a non pensarci prima?!? Clash. Perfetto!!!

Ed eccoci qui. La nostra esperienza é iniziata da soli due mesi. Ma sembra passata una vita e ci chiediamo come abbiamo fatto a stare senza di lui per così tanto tempo. Non credevo molto a quelli che mi dicevano:"vedrete, vi cambierà la vita in meglio!"... Ma invece é stato proprio così. Con lui intorno é tutto più speciale!

Saremo grati ad Alex ed al suo allevamento per tutta la vita perché ci ha davvero stravolto e cambiato l'esistenza in una maniera pazzesca! Siamo felici, tanto felici. E stiamo già pensando di prendere a Clash un fratellino!!!
Grazie ad Itrepid Golden abbiamo riempito la nostra vita, ma non solo: abbiamo anche trovato una famiglia e tanti nuovi amici. Alex e Novella sono due persone meravigliose, simpatici, buoni, capaci e gentili. Ci hanno aiutato tanto e stanno continuando a farlo.
L'allevamento é davvero bellissimo, ci ha fatto un'ottima impressione fin da subito. Gli spazi dove sono tenuti i cani, la maniera che hanno Alex e Novella di curarli, seguirli, addestrarli e voler loro bene sono un grande esempio da seguire.
Due mesi fa sono nate due favolose cucciolate e sono ancora disponibili tre maschietti bellissimi, uno chiaro e due miele... Se ci state ancora pensando il mio consiglio é questo: prendete uno di questi cuccioli meravigliosi, credetemi...Vi cambierà la vita in meglio!!!"

CONTATTI:
www.intrepidgolden.com
Facebook: Intrepid Golden
Telefono: +39 3487764790
Elisa

martedì 10 febbraio 2015

THE MANDEVILLES


The Mandevilles

Come ogni anno, anche lo scorso gennaio sono salita su un aereo con mio fratello e il mio migliore amico. E come ogni anno, le nostre mete sono state il New Jersey, dove siamo stati cinque giorni per assistere alla quindicesima edizione dei Light of Day (iniziativa ideata e portata avanti per tutti questi anni da Bob Benjamin, affetto dal morbo di Parkinson), e New York City.
Al solito, nel corso delle varie iniziative in programma per questa edizione dei Light of Day, abbiamo assistito a decine di meravigliosi concerti, divertenti, movimentati e spesso molto toccanti.

Nel corso del pomeriggio della nostra quarta giornata ad Asbury Park, mi sono imbattuta in una nuova favolosa band canadese, i Mandevilles, ed è proprio di loro che oggi vi voglio parlare.
Me ne sono innamorata praticamente subito: la loro allegria, i loro sorrisi, la loro musica e il loro ritmo sono contagiosi, ti rimangono dentro e non ti lasciano più. E la voce della cantante Serena Pryne è qualcosa che ti entra in testa e non se ne va.

Serena Pryne, the Mandevilles
Qualche mese fa è uscito il loro ultimo lavoro, che si intitola Windows and Stones. Sull'album, la performance di Serena è così viscerale ed emotivamente coinvolgente che lei sembra mettere a nudo la sua anima, soprattutto nel brano Don't Ask, che è diventato il modello e il punto di riferimento per tutte le altre tracce del disco.
Don't Ask, the Mandevilles

"Sapevo che era una canzone potente con un sacco di emozioni dietro e io ero un po 'intimidita a registrare, il nostro produttore però mi ha lasciato fare."

L'insieme delle canzoni che troviamo in Windows e Stones è assolutamente creativo, spiritualmente ed emotivamente intenso tanto da rapire l'ascoltatore, per poi accompagnarlo in un viaggio sonoro ed emozionale che non si dimentica presto.

Nick Lesyk
"Sono un canadese, però credo che sia divertente parlare della nostra musica come se fosse rock and roll americano. Lo dico perché i nostri pezzi ricordano Tom Petty, John Mellencamp, Bob Seger e Bruce Springsteen... ma tutti mescolati insieme. In fondo, la nostra musica viene dallo stesso posto. " 
Dice Nick Lesyk, chitarrista e co-fondatore del gruppo.

Pryne e Lesyk sono il nucleo creativo di The Mandevilles e sono partner musicali da quasi 15 anni, anche se entrambi hanno portato nella band differenti influenze musicali.

"Le influenze di Serena vengono dal rock and roll, mentre le mie sono un po' più contemporanee. Ma ci sono un sacco di punti in comune: amiamo i Fleetwood Mac, Tom Petty, i Rolling Stones ed i LedZeppelin. E poici sono nuovi cantautori come Ryan Adams e Jason Isbell ", 
dice ancora Lesyk.

Su e giù dal palco, Serena è il punto focale della band, sia per la sua grande presenza scenica che per la sua voce, che sembra quasi quella di Tom Waits, imbevuta di Whisky ed incredibilmente dinamica ed autentica. La stessa cantante dice:

"Suonavo in una blues band quando ero un piccola. Questa esperienza ha sicuramente plasmato il suono della mia voce. Anche se adesso non ascolto solo i miei dischi blues qualcosa mi è rimasto dentro.  Fino ai vent'anni non ho ascoltato nessuna artista femminile. Robert Plant era il mio Dio. Poi ho iniziato a scoprire le donne nella musica, Tina Turner prima e Bonnie Raitt poi. La adoro. Amo la dolcezza della sua voce, che si può trasformare da un momento all'altro in un ringhio roco."

The Mandevilles
Dopo aver suonato in cover band separatamente e poi insieme, il duo Pryne-Lesyk ha iniziato a scrivere le proprie canzoni ed ha formato la band Oliver Black. Poco dopo sono stati avvicinati da una casa discografica americana che però presto andò in bancarotta, lasciando la band in sospeso. Dopo essersi trasferiti in Europa per un breve periodo di tempo, la band ha pubblicato un album sotto il nome di Serena Pryne e The Mandevilles che vide l'inizio una collaborazione con Dave "DWave" Thomson a Nashville. Ma ben prestoSerena e Nick decisero di tornare in Canada e riformare la loro vecchia band.

Taylor Laslo
Solo il chitarrista Taylor Laslo rimase con loro nella nuova formazione, e l'amico di lunga data Brett Bendo entrò a far parte del gruppo per suonare la batteria un paio di mesi prima che la band volasse a Vancouver per lavorare al nuovo album presso i Richardson's The Farm Studios.

Brett Bendo
Dopo aver ascoltato un certo numero di potenziali bassisti, Waylon Glintz entrò nella band poco prima dell'inizio delle registrazioni.
Waylon Glintz
Il primo singolo estratto dalla loro ultima fatica si intitola Hangovers.

 Hangovers, The Mandevilles

E' proprio Nick Lesyk che racconta della nascita di quel brano:
"Andiamo a trovare il nostro amico Dave (Thomson) un paio di volte l'anno a Nashville. Durante una visita aveva litigato pesantemente con il suo fidanzato di allora. Ma poi si sono riconciliati, così abbiamo deciso di fare una festa per celebrare il loro amore. Abbiamo comprato diversi litri di rum e bevuto tutto in una notte. Credo di essere quasi morto! Il giorno dopo lui non si svegliò fino a tarda sera e sembrava davvero morto. Quando si è svegliato, però, ci siamo fatti una risata ed abbiamo scritto la canzone in circa 10 o 15 minuti ".

Una delle canzoni più rock del disco è I Stole Your Band.

I Stole Your Band, the Mandevilles

"Stavo lavorando e mi annoiavo e continuavo a canticchiare questa frase 'ho rubato la tua band quando hai rotto il mio cuore". Era solo uno di quei piccoli aneddoti divertenti dove sto dicendo a un fidanzato immaginario "se fai qualcosa di stupido, ruberò la tua fottuta band.""
Dice Serena. E da questo episodio è nata la canzone. 
Una delle canzoni più toccanti e profonde del  disco è senza dubbio The One.

The One, The Mandevilles

"Quando eravamo in pre-produzione ci siamo presi cinque minuti per lavorarci un po' su. Ad un tratto abbiamo iniziato a suonare e tutti e cinque insieme abbiamo creato questa canzone completamente nuova. E' stato uno di quei momenti folli ed inspiegabili. E'  una canzone pesante sulla morte, ma non solo. Parla di ciò che è morto - una persona, un'idea, un sogno, un rapporto - ma vuol dire anche che tutte le cose sono diverse per ogni persona e che ognuno reagisce alla morte come può".

Con questo straordinario album  i Mandevilles hanno deciso di affrontare un salto definitivo nel rock and roll. E ce l'hanno fatta benissimo.


I Mandevilles sono:

Serena Pryne - Voce
Nick Lesyk - Chitarra
Taylor Laslo . chitarra
Brett Bendo - Batteria
Waylon Glintz - Basso

LINK:
Sito ufficiale della band: http://heymandevilles.com/
Facebook ufficiale della band: https://www.facebook.com/themandevilles/timeline
Per acquistare online l'ultimo album: https://itunes.apple.com/it/album/windows-and-stones/id908759543?ign-mpt=uo%3D4
Intervista: http://www.niagarafallsreview.ca/2014/09/19/the-mandevilles-make-their-move

PICS: tutte le fotografie sono state prese dal sito ufficiale della band e sono coperte da copyright


martedì 29 luglio 2014

DON DILEGO

Oggi vi voglio parlare di un produttore, musicista, cantante, amico che si chiama Don DiLego. Spero che anche voi troviate la sua musica bella ed interessante come è capitato a me. 

Don DiLego

"C’è qualcosa che mi lega allo stile degli anni Settanta”. Così scrive Don DiLego nelle note di copertina del suo terzo album, Photographs of 1971.  "C'era un particolare senso di stile e ritmo in quello che abbiamo visto sul grande schermo in quegli anni, e poi ci sono le fotografie…”.
L'affinità di DiLego con quel decennio tanto discusso non si ferma qui. Con le sue chitarre acustiche e il suo stile particolare, questo album fa di Don un diretto discepolo del movimento cantautorale dei primi anni Settanta. Tutto il cd è costellato di particolari legati a quel periodo, dalla splendida intro della canzone “At The Texaco”, o ancora in “Falling Into Space” dove si riconosce il ritmo di Tom Petty. Nell’album c'è anche una cover dei Kinks che si intitola“I’m not like anybody else”.

Don DiLego live @ One on One Session

Le 16 tracce dell’album vengono quasi divise a metà, come se si trattasse di un LP e non di un classico CD. Questa sensazione è anche data da uno stile di sequenziamento particolare.

DREAMIN’ 
Don DiLego 

There's a bible in the road
And it's open to the world
You can read it for yourself
Then tell me what it's all about
Tell me what do you think
Then put it back on the shelf

Turn on the radio, turn on the radio
Cause there's something in the air
You said that you were only dreaming
But I say, you've never been awake
And until you open your eyes
Well then you might be surprised
To find me on my way

There's a speaker in the road
Who's preaching to the world
You can listen for yourself
And tell me what he's talking about
So how much would it take
To get you to think for yourself?

Turn on the radio, turn on the radio
Cause there's something's in the air
You said that you were only dreaming
But I say, you've never been awake
And until you open your eyes
Well then you might be surprised
To find me on my way

Turn on the radio
Cause there's something on the air
You said, that you were only dreaming
But I say, you've never been awake
And until you open your eyes
Well then you might be surprised
To find me on my way
Yeah, you'll find me on my way
Yeah, you'll find me on my way
SOGNANDO 
Don DiLego 

C'è una bibbia in mezzo alla strada
Ed è aperta sul mondo
È possibile che tu la legga da sola
Per poi dirmi di che si tratta
Dimmi cosa ne pensi
Poi puoi rimetterla sullo scaffale

Accendi la radio, accendi la radio
Perchè c'è qualcosa nell'aria
Hai detto che stavi solo sognando
Ma io ti dico che non ti sei mai svegliata
E fino a quando non apri gli occhi
Bene, allora potresti essere sorpresa
Di trovarmi sulla mia strada

C'è un altoparlante in mezzo alla strada
Che sta predicando al mondo
È possibile ascoltarlo per conto tuo
E poi dimmi di che cosa sta parlando
Quindi, quanto ci vorrebbe
Per arrivare a pensare da sola?

Accendi la radio, accendi la radio
Perchè c'è qualcosa nell'aria
Hai detto che stavi solo sognando
Ma io ti dico che non ti sei mai svegliata
E fino a quando non apri gli occhi
Bene, allora potresti essere sorpresa
Di trovarmi sulla mia strada

Accendi la radio
Perchè c'è qualcosa nell'aria
Hai detto che stavi solo sognando
Ma io ti dico che non ti sei mai svegliata
E fino a quando non apri gli occhi
Bene, allora potresti essere sorpresa
Di trovarmi sulla mia strada
Si, mi troverai sulla mia strada
Si, mi troverai sulla mia strada




La sensibilità musicale  di Don è radicata nella corrente Americana/alt-country e ricorda i suoni di Ryan Adams e dei primi album di Wilco. Ma la cosa più impressionante di tutte è la voce di DiLego, uno strumento versatile emotivo che può andare da un sussurro a un falsetto in un istante.
Con Photographs of 1971  Don DiLego ha compiuto un passo importante, affermandosi come uno dei migliori cantautori di questa generazione.

Don DiLego, Falling into Space

AT THE TEXACO
Don DiLego

Words are catching up with you 
The night it brings the solitude 
That you had always hoped for 
A room without a door 
Most of us are crazy 
To some it is a game 
But we all need a place to go 
A drive that takes 
The heart on a lonesome road 
Where the night feels so still and slow 

At the Texaco 
At the Texaco 
At the Texaco

Most of us are living in 
A photo of indifference 
And we all like to show it off 
To cover up the friends we've lost 
I'm dying to remember you 
Crossed the road 
And sold my car again 
So take me to the heart and the soul 
Of a stranger 
Where the dark becomes light 
And turns back again 
At the Texaco 
At the Texaco 
At the Texaco

I'm staring at the shelf inside 
And the neon signs are telling me to go 
So watch me make a stand on a rolling stone
Watch the cars as they start to roll 

At the Texaco 
At the Texaco 
At the Texaco 
At the Texaco
AT THE TEXACO
Don DiLego

Le parole ti stanno avvicinando
La notte porta la solitudine
Che avevi sempre sperato
Una stanza senza porta
La maggior parte di noi sono pazzi
Per alcuni è un gioco
Ma abbiamo tutti bisogno di un posto dove andare
Un disco che ti prende
Il cuore su una strada solitaria
Dove la notte si sente così immobile e lenta
Al Texaco
Al Texaco
Al Texaco

La maggior parte di noi vive in
Una foto di indifferenza
E a tutti noi piace mostrarla
Per coprire tutti gli amici che abbiamo perso
Muoio dalla voglia di ricordarti
Ho attraversato la strada
E venduto nuovamente la mia auto
Così mi prendo il cuore e l'anima
Di un estraneo
Qualora il buio diventa luce
E cambia di nuovo
Al Texaco
Al Texaco
Al Texaco

Sto fissando il ripiano interno
E le insegne al neon mi dicono di andare
Così guardami prendere posizione su una pietra che rotola
Guarda le auto che a rotolare

Al Texaco
Al Texaco
Al Texaco
Al Texaco

Dopo l’uscita del suo album-capolavoro, Don DiLego ha prodotto e pubblicato due EP con la band Beautiful Small Machines insieme alla sua storica partner musicale Bree Sharp (gli album contengono una collaborazione con Simon Le Bon dei Duran Duran).
Don DiLego e Bree Sharp
Beautiful small Machines, Robots in Love

Don ha anche composto la colonna sonora del film Ranchero ed ha successivamente scritto con l’amico Jesse Malin molte delle canzoni apparse sull’album Love it To Life uscito nel 2010.

Il Trailer del film Ranchero di Richard Caponas

Nel corso di questo periodo ha anche partecipato all’edizione europea del tour della Light of Day Foundation, che lo ha portato in oltre dieci paesi e dove ha condiviso il palco con Jesse Malin, Marah, Willie Nile e Joe D’Urso. Ha anche partecipato all’edizione 2014 americana dei Light of Day con Jesse Malin & the St. Mark’s Social, condividendo il palco con Bruce Springsteen.

Jesse Malin & the St. Marks Social feat. Bruce Springsteen, Do you Remember Rock'n'Roll Radio? (Ramones cover)
Live @ Lioght of Day, Paramount Theatre, Asbury Park (NJ)
Video by Rob Badscooter

Don DiLego e Bruce Springsteen live @ Light of Day, Paramount Theatre, Asbury Park (NJ)
Photo by John Posada

Dall’inizio del 2010 Don ha suonato con Jesse Malin & the St. Mark’s Social ed ha condiviso il palco,  aprendone i concerti, con i Gaslight Anthem e con i Gogol Bordello. Ma ben presto in Don è tornata la voglia di scrivere e comporre nuove canzoni e, dopo essere tornato a casa dal lungo tour che ha portato lui e Jesse Malin fino in Russia, ha ricominciato a scrivere presso i suoi studi, i Velvet Elk Studios.
L’EP Western & Atlantic è nato dopo una settimana di isolamento nello studio di Portland, in una sessione di registrazione chiamata “The Secret Society” composta da Don, Colin Killilea (Yost/Pocketknife) e Marwan Kanafani (City Breathing) come polistrumentisti, Gregg Williams alla batteria (Dandy Warhols e Sheryl Crow) e dal suo amico di vecchia data e collaboratore EriK Olsen al basso. Tutta le sessione musicale è stata ripresa. Il punto culminante è sicuramente stato raggiunto con la cover della canzone dei Replacements Here Comes a Regular. Il missaggio è stato eseguito presso la White Star Sound di Charlottesville ed ai Velvet Elk Studios.

THE HOLIDAY
Don DiLego

I will cherish all the scars
That sail into my arms
And anchor them close to my soul
So show me the heart
That is lonely and cold
And I will love it forever

All the memories, are slowly drifting away

But the words that are spoken, they will always remain
And the stars come alive to rescue my soul

And we will dream of the holiday

I have seen the light if the loneliest stars
A hope for the loneliest souls
So show me the eyes that judge and are blind
And I will love them forever

All the memories, are slowly drifting away
But the words that are spoken, they will always remain
And the stars come alive to rescue my soul

And we will dream of the holiday

LA VACANZA
Don DiLego

Io guarirò tutte le cicatrici
Che navigano tra le mie braccia
E le ancorerò li vicino alla mia anima
Mostrami il tuo cuore
Che è solo e freddo
Ed io lo amerò per sempre

Tutti i ricordi stanno lentamente andando alla deriva
Ma le parole che vengono pronunciate, rimarranno per sempre
E le stelle prendono vita, per salvare la mia anima
E tutti sogneremo la vacanza

Ho visto la luce, delle stelle solitarie
Una speranza per le anime più sole
Così mostrami gli occhi che giudicano e sono ciechi
Ed io li amerò per sempre

Tutti i ricordi, stanno lentamente andando alla deriva
Ma le parole che vengono pronunciate, rimarranno sempre
E le stelle prendono vita, per salvare la mia anima
E tutti sogneremo la vacanza

Ma da quello che era partito come un album, ne sono usciti due così, dopo l’uscita dell’EP Western & Atlantic, Don è tornato al lavoro portando a termine l’album di prossima uscita Magnificent Ram A. Con l’EP di Western & Atlantic Don DiLego ha vinto il premio Root/EP Album dell’anno nel 2012.
Attualmente, Don DiLego sta producendo il nuovo album di Jesse Malin e sta terminando il suo ultimo lavoro.
Don DiLego durante una sessione di registrazione ai Velvet Elk Studios
 DISCOGRAFIA DI DON DILEGO:

2001 - THE LONESTAR HITCHICKER (VOL. 1)
Kingcut/Union Recording Group

1. Traveogue
2. Lonestar Hitchinker
3. New Road
4. The Vegas Man!
5. Nicotine Prom Queen
6. Border Song
7. 1933
8. Ohio Fight Song
9. Mister Goodwill
                                                     10. California
                                                     11. Texas Motel
                                                     12. Goodnight Aliens




2002 - THE LONESTAR COMPANION (VOL. 2)
Velvet Elk Studios

1. Miss Louisa's Daffodils
2. The Last Desperado
3. August 18, 1805
4. Swimming in trees
5. Blue Avenue
6. Ol'Hank Williams
7. Election

2006 - PHOTOGRAPHS OF 1971
Velvet Elk Records

1. Dreamin'
2. City or the War
3. At the Texaco
4. Automatic
5. Falling into Space
6. I'm not Like Everybody Else
7.  My Misery as a Fairy Tale
8. Rosemary's Suite 
9. (Somebody) Leave the Lights On
                                                      10. Photographs of 1971
                                                      11. Hymn One
                                                      12. Forgiveness
                                                      13. Lonely and Afraid
                                                      14. Hymn Two
                                                      15. Ghosts
                                                      16. Hymn Three

2012 – RANCHERO 
Indican Pictures

1. Opening Montage 
7. Perseverance
8. Childhood Flashback
9. Jesse Waits 
                                                     10. Dark Flash
                                                     11. El Ranchero 
                                                     12. The Bitterness 
                                                     13. Lil' Bit Theme
                                                     14. Opportunity Waits
                                                     15. Night to Day
                                                     16. El Ranchero (Reprise)
                                                     17. Perseverance (Reprise)
                                                     18. At the Texaco
                                                     19. Lonely & Afraid 

2012 - WESTERN & ATLANTIC 
Velvet Elk Records

1. Midnight train
2. Chicago
3. Television Sun
4. Here Comes A Regular
5. The Holiday
6. Lonely Couples
7. Carry On

ASCOLTO E DOWNLOAD DEGLI ALBUM:


LINK:



GOGOL BORDELLO LIVE @ CARROPONTE

Amo l'estate.
La amo perchè c'è il sole, perchè fa molto caldo e perchè posso uscire di casa in canottiera e shorts.
E soprattutto, la amo perchè è la stagione dei concerti. 
Ormai lo sapete, la musica è la mia vita. Dall'inizio della stagione ho già visto diversi concerti, di cui parlerò in lungo e in largo qui nel blog. Non andrò in ordine cronologico, non è una cosa che mi piace fare... perciò, per cominciare, scriverò dello show di una delle mie band preferite, i Gogol Bordello, che il 21 giugno (tra i Pearl Jam a San Siro - Milano e i Rolling Stones al Circo Massimo - Roma) si sono esibiti a Sesto San Giovanni vicino a Milano, nella bella cornice del Carroponte.
Reduci da una eccezionale performance al Rock in Idro (che si è tenuto a Bologna, all'Arena Joe Strummer, dal 30 maggio al 2 giugno e di cui parlerò ampiamente prossimamente) i Gogol Bordello, capitanati come al solito dal meraviglioso ed irrefrenabile Eugene Hutz hanno regalato al pubblico urlante e danzante due ore di puro, magico e sano mix di punk, reggae, rock e musica gipsy.

Gogol Bordello live at Tullikamarin Pakkahuone, Tampere
Photo by Alison Clarke
Non è così facile descrivere un concerto dei Gogol Bordello. Non capisci fino in fondo di cosa si tratta fino a che non sei li, nel pubblico, davanti a quel palco. La loro energia è contagiosa e travolgente: ti prende e non ti lascia fino alla fine dello show, quando come di consueto parte la versione di Redemptiong Song di Joe Strummer. E li, quando Eugene e gli altri cantano quella canzone e ti salutano, magari stringendoti la mano o regalandoti un plettro o una bacchetta della batteria, capisci che si, il concerto è finito. E allora te ne vai felice, con il cuore pieno di gioia e il corpo pieno di energia.

Gogol Bordello, Start Wearing Purple, live @ Carroponte

La setlist dello show:

                                                        We Rise Again
Not a Crime
Wonderlust King
Dig Deep Enough
The Other Side of Rainbow
My Companjera
Last One Goes The Hope
Trans-Continental Hustle
Immigraniada (we're coming rougher)
Illumination
Mishto!
It is the Way You Name Your Ship
Malandrino
Start Wearing Purple
Pala Tute
Sacred Darling
Lost Innocent World
Alcohol
Baro Foro

Gogol Bordello, Baro Foro, live @ Carroponte
Video by Alison Clarke

Per il leader del gruppo i concerti live sono un'esigenza quasi fisica: "suono nove mesi all'anno: è un'esigenza dell'animo, una scelta che mi regala gioia. Stare in tour è una sfida perpetua e le sfide sono il sale della vita, il vero senso della felicità. In Italia vengo spesso, ci ho anche vissuto per un anno, mi ci lega un feeling emozionale."

Eugene Hutz live @ Carroponte
Photo by Cristina Arrigoni
I prossimi live show dei Gogol Bordello:
  • Thu, Jul 24th '14 Portland, ME United States State Theatre
  • Tue, Jul 29th '14 Cincinnati, OH United States Bogart’s
  • Fri, Aug 15th '14 Leipzig Germany Highfield
  • Thu, Aug 21st '14 Luxembourg City Luxembourg Den Atelier
  • Fri, Sep 12th '14 - Sun, Sep 14th '14 Chicago, IL United States Riot Fest
  • Fri, Sep 19th '14 Denver, CO United States Riot Fest
  • Sat, Sep 27th '14 Baltimore, MD United States The Shindig
Gogol Bordello, Wonderlust King live @ Carroponte

I Gogol Bordello:

                        Eugene Hutz
Photo by Cristina Arrigoni

Sergey Ryabtsev 
Photo by Alison Clarke

Elizabeth Sun
Photo by Cristina Arrigoni

Pedro Erazo
Photo by Alison Clarke

Michael Ward
Photo by Alison Clarke

Oliver Charles 
Photo by Alison Clarke

Pasha Newmer
Photo by Alison Clarke

Thomas Gobena
Photo by Cristina Arrigoni

PHOTO CREDIT:


CRISTINA ARRIGONI: CRISTINA ARRIGONI PHOTOGRAPHY

LINK: