CHI SONO

Questo piccolo blog non ha nessuna pretesa. Non è una testata giornalistica, parlo di quello che amo: della musica e dei suoi protagonisti. Alcune cose sono mie e solo mie, altre no (le fonti sono sempre citate in fondo ad ogni post)... la cosa importante è condividere con chi mi legge questa mia grande passione.
P.M.A.

This little blog has no claim. It's not a newspaper, here I am talking about the things I love: music and its protagonists. Some things are mine, others things are not (the sources are always quoted in the bottom of each post) ... the important thing is to share with everyone my passion.
P.M.A.

giovedì 17 ottobre 2013

JESSE MALIN


Jesse Malin in una fotografia di Dina Regine, fuori da uno dei locali di NYC di cui è co-proprietario, il Niagara, sulla Avenue A. Alle sue spalle, il murale dedicato a Joe Strummer, leader dei Clash, eseguito da un artista newyorkese nel 1997.

Jesse Malin nasce nel Queens, a New York, il 26 gennaio del 1968. La sua carriera musicale inizia molto presto: già all'età di 12 anni fonda la sua prima band hardcore, gli Heart Attack, con i quali pubblica tre album. Uno di questi,  Toxic Lullabies: 1980-1984, è composto da una serie di brani punk rock molto veloci, tosti e brevi. Già da questo primo album emerge la forte impronta punk rock di Jesse: provate ad immaginare un dodicenne del Queens, New York, completamente immerso nella scena musicale di inizio anni Ottanta: anche voi vi sareste trovati con la voglia di mettere su una band del genere!

Gli Heart Attack durante un'esibizione live

Dopo lo scioglimento della band avvenuto nel 1984 fonda un nuovo gruppo con l'amico Danny Sage chiamato Hope e lavora come benzinaio, come commesso in un negozio di alimentari e infine come svuotacantine prima e come roadie poi per diversi artisti, tra cui Barbra Streisand (i suoi racconti su quest'ultima sono a dir poco esilaranti!).

All'inizio degli anni Novanta forma con i suoi amici d'infanzia (Richard Bacchus, Howie Pyro, Belvy K - ma quasi subito sostituito da Michael Wildwood - e Danny Sage) una nuova band, i D Generation. Anche con loro Jesse incide tre album (D Generation, No Lunch e Through the Darkness) e parte per diversi tour che toccano tutto il mondo: nel 1998 sono il gruppo di supporto per il tour europeo dei Green Day, di cui Jesse diventerà un buon amico. La band si scioglie nel 1999 dopo uno show a Coney Island, il 24 aprile 1999.




D Generation, No Way Out

Nell'estate del 1999 Jesse partecipa ad un progetto chiamato PCP Highway con Howie PyroJoe Rizzo, Esko Poldvere e David Matos.

Nell'aprile dell'anno successivo Malin pubblica un EP autoprodotto ed acquistabile solo online intitolato 169 EP con i suoi già citati amici Howie Pyro (basso), Esko Poldvere (chitarra e seconda voce), Joe Rizzo (batteria) e Joe McGinthy (piano).
Le canzoni contenute nell'EP sono Brooklyn, X-Mas, Solitaire, Bad Friday, Basement Home, High Lonesome, Love Streams e Downliner, alcune delle quali si ritroveranno nei successivi due album (To Be Somebody e The Fine Art of Self Destruction). 

Qualche mese dopo Jesse forma una nuova band chiamata The Tsing Tsing, con Johnny Pisano al basso e alla seconda voce, Joe Rizzo alla batteria ed Esko Poldvere alla chitarra. Presto però Malin decide di cambiare il nome della band in Bellvue, ed è con questo nome che il gruppo si presenterà al pubblico. Il bellissimo album d'esordio si intitola To Be Somebody e contiene diverse canzoni in versione alternativa di brani che verranno inseriti nel primo album solista di Jesse, The Fine Art of Self Destruction
L'album si apre con un brano quasi hard rock , My Life, in cui la batteria rimbomba e le chitarre parlano. Faded Flowers invece combina elementi moderni e veloci con momenti volutamente lo-fi , con un coro che renderebbe Nikki Sixx verde d'invidia . Love Streams e la cover degli Stones Heartbreaker ci ricordano che questa band ama il rock classico tanto quanto il metal e il punk .
I Bellvue
Nel 2002 Jesse partecipa ad un progetto punk rock con l'amico Ryan Adams: la band che creano si chiama The Finger e l'album che pubblicano è We Are Fuck You, preceduto da due EP: We Are Fuck You e Punk's Dead Let's Fuck. L'album è composto da 21 tracce, quasi tutte velocissime con un suono pieno e corposo che spesso ricordano il sound di Bellvue e D Generation. Tutti i mebri della band usano degli pseudonimi: Jesse è Irving Plaza, Ryan Adams è Warren Peace, Calin è Jim Beahm e Johnny T è Rick O'Shea. Il soprannome Irving Plaza lo accompagnerà per molti anni, ma verrà poi  sostituito con Dr. Rockawitz.


The Fingers, Coma for $$$

Dopo queste esperienze, Jesse si ritrova senza contratto discografico e ricomincia a portare la sua musica in piccoli pub e locali americani. 
Ma la svolta arriva proprio nel 2002 quando Ryan Adams, dopo aver ascoltato alcuni brani composti dall'amico, decide di produrre il suo primo album. 

The Fine Art of Self Destruction (che è uno dei 10 album che mi porterei sulla famosa isola deserta) esce per l'etichetta One Litte Indian/ Artemis Records ed è un album bellissimo: riscuote un grande successo di critica e pubblico e Jesse inizia un tour che lo porta in tutto il mondo.
Inizialmente però vengono criticati copertina e titolo dell'album: Jesse viene etichettato come "depresso" e "drogato" per la fotografia utilizzata per la cover e queste insinuazioni vengono sostenute anche dal titolo "La sottile arte dell'autodistruzione". Ma è sufficiente ascoltare e capire i suoi testi (o farci due chiacchiere) per comprendere che, in realtà, tutto ruota intorno all'amore e l'autodistruzione qui è profondamente legata a questo forte sentimento, che per lui è il più importante.
Jesse Malin, Queen of the Underworld




1. Queen of the Underworld
2. TKO
3. Wendy
4. Downliner
5. Brooklyn
6. The Fine Art of Self Destruction
7. Riding on the Subways
8. High Lonesome
9. Solitaire
10. Almost Grown
11. Xmas
12. Cigarettes and Violets
13. Brooklyn (band version)



 Formazione: Jesse Malin (voce e chitarre), Johnny Pisano (basso, seconda voce), Paul Garisto (batteria), Joe McGinty (piano, organo), Toby Dammit (percussioni), Ryan Adams (chitarra elettrica, tastiere, seconda voce), Melissa Auf Der Maur (seconda voce), Richard Fortus (chitarra in "Queen of the Underworld"), Esko Poldvere (chitarra in "TKO)

JESSE MALIN, BROOKLYN

The last car on the line I guess you're back doing time
The ghost of Christmas past
Left Walt Whitman in the trash

You started out with nothing but lonely days

You used to like the sad songs of doom and gloom
You started out with nothing but throwaways

You couldn't live with me so you moved to

Brooklyn

Artificial desserts
Some have cars some have kids
Hit the pathmark after work
Some never been past the bridge


You started out with nothing but lonely days

You used to like the sad songs of doom and gloom
You started with nothing but throwaways

You couldn't live with me so you moved to

Brooklyn

I sometimes lie awake until sunrise
Wondering how we become what we despise


No more couches to surf
Only beaches in your dreams
No more trannies near work

It's still a drag walking in Queens

It's all blood money in the bank

Somehow some people find the nerve

Like the soldiers they thank down in DC

If I could only find the words 




JESSE MALIN, BROOKLYN

L'ultima automobile sulla linea. Spero che tu sia ritornata in tempo.
Il fantasma dello scorso Natale
ha gettato Walt Whitman nella spazzatura

Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn

Dolci artificiali
Alcuni hanno belle macchine, altri hanno figli
Fai un giro a Pathmark dopo il lavoro
Certe persone non hanno mai attraversato quel ponte

Hai iniziato con niente, solo con giorni pieni di tristezza
Ti piacevano le canzoni tristi di morte e distruzione
Hai iniziato con niente, tutto era lasciato al caso
Non potevi più vivere con me, così ti sei trasferita
a Brooklyn

A volte resto sveglio fino all'alba
e mi chiedo come siamo diventati ciò che disprezzavamo?

Non ci sono divani su cui perdersi
E le spiagge sono solo nei tuoi sogni
Non ci sono più transessuali vicino al tuo posto di lavoro
Ma c'è ancora una passeggiata trascinata nel Queens
In banca ci sono solo soldi macchiati di sangue
In qualche modo alcune persone trovano il coraggio
come i soldati che in fondo devono ringraziare Washington DC
Se solo potessi trovare le parole...

Jesse Malin, Riding on the Subway

Dopo il suo ritorno a New York City, nel 2004 Jesse registra il suo secondo album, autoprodotto, intitolato The Heat, che riceve cinque stelle (il massimo) nella classifica della famosissima rivista musicale Uncut. L'album si apre con il brano Mona Lisa, energico e veloce, ed è una sorta di flash back che vuole sottolineare i cambiamenti psicologici subiti dalla gente dopo gli attacchi dell'11 settembre. Silver Manhattan è una ballata romantica con un tappeto di chitarre distorte e coinvolgenti, che ricordano Neil Young ai tempi di Zuma. Since You're in Love ricorda quasi il Billie Corgan dei primi Smashing Pumpkins, mentre Block Island e Basement Home sono canzoni bellissime, dolci, che penetrano nel cuore. The Heat è insomma un album che è tutto da scoprire, le canzoni sono tutte coinvolgenti e profonde, colpiscono per la loro intensità e per la loro originalità. I testi sono molto intelligenti e pieni di doppi sensi e parole da "decifrare", ma la voce di Jesse entra nel cuore.


Jesse Malin, Mona Lisa


1. Mona Lisa
2. Swinging Man
3. Silver Manhattan
4. Arrested
5. Since You're In Love
6. Going Out West
7. Scars Of Love
8. New World Order
9. About You
10. Block Island
11. Basement Home
12. Hotel Columbia
13. Indian Summer
14. God's Lonely People

Formazione: Jesse Malin (voce e chitarre), Paul Garisto (batteria, seconda voce), Johnny Pisano (basso e seconda voce), Christine Smith (piano, tastiere e seconda voce), Justin Lomery (Chitarra elettrica), Ryan Adams (seconda voce, chitarra), Richard Fortus (chitarra elettrica), Johnny T (percussioni), Joe McGinty (piano, tastiere, organo), Rob Clores (piano e tastiere), Howie Pyro (basso e effetti speciali), Jody Porter (chitarra elettrica), Miles Okazaki (chitarra elettrica), Doug Pettibone (chitarra elettrica), Jane Scarpantoni (violoncello), Pete Yorn (seconda voce), David Poe (seconda voce), Mathew Caw (seconda voce), Tommy Stinson (seconda voce).

JESSE MALIN, BASEMENT HOME

Didn't go to work at all
Couldn't even make the call
Skipped payments on my truck
Grabbed my last hundred bucks
And bought you a pretty dress
But still you're not impressed

I'm sinking down on your love
Where is the God above?
I'm sinking down on your dreams
And it's harder than it seems

Took her to the county fair
And she didn't even care
Like my first wife I couldn't keep

She left me for the big sleep
You shared my bottle on Labor Day

When I woke you'd run away

I'm sinking down on your love
Where is the God above?
I'm sinking down on your dreams
And it's harder than it seems

Trying to get to you ever since I made parole


Trying to put some heaven in this basement home

Talk of going back to school
Show them all you're not a fool
Talk of going back to bed
And we watch TV instead
And sometimes I feel like this
I need more than a kiss

I'm sinking down on your love
And there ain't no God above
I'm sinking down on your dreams
And it's harder than it seems
And she is only 12 years old
She don't believe in God

JESSE MALIN, BASEMENT HOME

Non sono andato al lavoro
Non ho potuto nemmeno telefonare
Ho saltato dei pagamenti sul mio furgone
E ho preso i miei ultimi cento dollari
per comprarti un bel vestito nuovo
ma questo non ti ha impressionata

Sto affondando dentro al tuo amore
Dov'è il Dio, lassù?
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
Ed è più difficile di quanto sembra

L'ho portata alla fiera della contea
ed a lei non è nemmeno importato
Come la mia prima moglie, non sono riuscito a trattenerla
e lei mi ha lasciato per il grande sonno
Hai condiviso con me la bottiglia durante il Labor Day
Ma quando mi sono svegliato eri già corsa via

Sto affondando dentro al tuo amore
Dov'è il Dio, lassù?
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
Ed è più difficile di quanto sembra

Sto cercando di raggiungerti dopo essere stato messo in libertà per buona condotta
Sto cercando di mettere un po' di paradiso nella cantina di questa casa

E parlare di ricominciare la scuola
Mostrando a tutti che non sei uno scemo
E parlare di ritornare a letto
e invece giardare la tv
E ogni tanto mi sento proprio così,
ho bisogno di più di un bacio

Sto affondando dentro al tuo amore
E non c'è un Dio, lassù
Sto affondando dentro ai tuoi sogni
ed è più difficile di quanto sembra
E lei ha solo 12 anni
E non crede in Dio

Jesse Malin, Basement Home  

JESSE MALIN, BLOCK ISLAND

All your love
Is not enough
The ferry pulled away
From the Block Island bay
It had been so many years
And an ocean full of tears
Oh she's a beautiful baby and oh
I like her a lot
Time just slips away
You can feel it in the bottom of your soul


Learning how to live
You got so much to give
Cathy came to town
And wore her wedding gown
Oh she's like Coney Island
At night she lights up the sky
I'm too scared to dance on those
Broken hearted beaches of romance


All your love is not enough
Fly my dove you're in my blood


Baby hold me
Hold me five minutes more
While you're walking out the door
Lonely Jesus on the wall
He was a drifter man
But in the end he came again


The ferry came to shore
And CNN was keeping score
The happy bride and groom
Left on their honeymoon
And I cried all the way from
Rhode Island to the folks on 6th and A



All your love is not enough
Fly away my dove you're in my blood

JESSE MALIN, BLOCK ISLAND

Tutto il tuo amore
non è abbastanza
Il traghetto si è allontanato
dalla baia di Block Island
Erano passati molti anni
e un oceano pieno di lacrime
Oh, lei è una donna bellissima,
e mi piace moltissimo
Il tempo scorre veloce
e lo puoi sentire nel profondo della tua anima

Imparando come vivere
hai così tanto da dare
Cathy è arrivata in città
e indossava il suo vestito da sposa
oh, lei è come Coney Island
di notte illumina il cielo
e io sono troppo spaventato per ballare
su quelle spiagge con il cuore spezzato dal romanticismo

Tutto il tuo amore non è abbastanza
vola mia colomba, sei nel mio sangue

Baby, aspettami
aspettami ancora cinque minuti
mentre esci dalla porta
Un Gesù solitario sulla parete
lui era un uomo vagabondo
ma alla fine è ritornato

Il traghetto è ritornato a riva
e la CNN ha tenuto il punteggio
la sposa felice e il suo sposo
partono per la luna di miele
E io ho pianto per tutta la strada
da Road Island alla gente sulla sesta strada e sulla Avenue A

Tutto il tuo amore non è abbastanza
vola mia colomba, sei nel mio sangue



Jesse Malin, Hotel Columbia

The Heat è seguito dal terzo album, Glitter in the Gutter, uscito nel 2007 per l'etichetta Adeline Records e prodotto da Rob Caggiano ed Eddie Whol. Questo terzo album, più orecchiabile e diretto, nel quale c'è anche un duetto con Bruce Springsteen e la cover al pianoforte della bellissima Bastards of Young dei Replacements gli garantiscono un grande successo su scala mondiale.


The Replacements, Bastards of Young

L'album si apre con la bellissima canzone Don't Let Them Take You Down (Beautiful Day!): una canzone con una sottile nota di speranza, "non farti abbattere da loro, è una giornata bellissima"...  "A new generation, now my whole world shakin' we were born in flames, maiden names, suburban homes, make your bones. Bite your lip, take the fifth, know your rights, it's your life now. Don't let them take you down. It's a beautiful day, don't let 'them them take you down. Hurricanes, love in vain, Murphy's law, days of war, crash and burn, live and learn, fill the void, girls and boys now".

1. Don't Let Them Take You Down (Beautiful Day!)
2. In the Modern World
3. Tomorrow Tonight
4. Broken Radio
5. Prisoners of Paradise
6. Black Haired Girl
7. Lucinda
8. Love Streams
9. Little Star
10. Bastards of Young
11. Happy Ever After ( Since you're in love 2007)
12. NY Nights
13. Aftermath


Formazione: Jesse Malin (voce e chitarre), Paul Garisto (batteria e èercussioni), Sami Yaffa (basso), Ryan Adams (chitarre), Justin Lomery (chitarre), Rob Caggiano (chitarre), Johnny T (percussioni), Danny DeLaMatyre (seconda voce), Christine Smith (pianoforte, tastiere e seconda voce), Bruce Springsteen (chitarra e voce su "Broken Radio").


JESSE MALIN, AFTERMATH

Oh, the city was changing
The cigarette hit the spot

Oh, a simple distraction
From to have and have not

And the radio went silent
And all our heroes had died
Now you can buy revolution
In any color or size

Standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?

Living in the aftermath

Oh, she never got famous
She was the star in my life
'Til we drifted like runoff

Or two ships in the night

Standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?

Living in the aftermath

Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on

And I hope she's happy
And I hope she's free
Somehow we choose our own destiny


From the eve of destruction
To the valley of tears
Before it all went to voice mail

And we rang in the year

And the midnight martyrs
Well, they still hang on the cross
You can die in the gutter baby
Or learn to live with the loss

Well, I've standing on a corner watching people walk on
Thinking about a photograph
How so many people choose a lesser evil?

Living in the aftermath

Well, I keep standing on a corner,

everybody's talking
Remember when we used to laugh?
How so many people choose a lesser evil?

Never giving peace a chance

Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on

Down a long hard road
Such a long hard road
To hold on and move on, boys
To hold on and hold on till it's gone
JESSE MALIN, AFTERMATH

Oh, la città stava cambiando
La sigaretta da completa e totale soddisfazione
Oh, una semplice distrazione
Tra l'avere e il non avere

E la radio è si è spenta
E tutti i nostri eroi sono morti
Adesso puoi comprare la rivoluzione
In qualsiasi colore o dimensione

Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani

Oh, lei non è mai stata famosa,
Lei era la stella della mia vita
fino a che siamo andati alla deriva come il trabocco
O due navi nella notte

Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani

Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti

E spero che sia felice
E spero che sia libera
In qualche modo siamo noi che scegliamo il nostro stesso destino

Dalla vigilia della distruzione
Fino alla valle di lacrime
Prima di questo tutto è andato alla posta vocale
E abbiamo chiamato durante l'anno

E i martiri di mezzanotte
Beh, loro ancora pendono sulla croce
Puoi morire nel canale di scolo, baby
O imparare a convivere con la perdita

Stando in piedi ad un angolo guardando la gente che cammina
Pensando a una fotografia
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Vivendo l'indomani

Beh, io continuo a rimanere in piedi ad un'angolo,
tutti quanti parlano
Ricordi quando eravamo abituati a ridere?
Come mai tante persone scelgono il male minore?
Non dando mai una possibilità alla pace

Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti

Giù per una strada lunga e difficile
Una strada così lunga e difficile
Per tenere duro e andare avanti
Per tenere duro, e tenere duro, fino a che non è finita

Jesse Malin, Aftermath


Il bellissimo brano che Jesse canta con Springsteen è dedicato alla madre, che ha lasciato lui e la sorella qualche anno fa e alla quale lui era profondamente legato. E' merito della madre, infatti, se Malin ha intrapreso la strada che lo ha portato al successo: è lei che fin dall'inizio ha accompagnato lui ed i suoi amici su e giù per New York e per l'America perchè potessero esibirsi.
Nel video, girato per le strade di New York, si vede il murale dedicato a Joe Strummer che Jesse nel 1997 ha fatto realizzare su una delle pareti esterne del Niagara, uno dei suoi locali; c'è anche un cammeo di Richard Manitoba (cantante dei Dictators, degli MC5 ed ora dei Manitoba's).

Jesse Malin & Bruce Springsteen, Broken Radio

Tra l'aprile del 2007 e l'ottobre del 2008 esce per la One Little Indian On Your Sleve, un album prodotto da Diane Gentile, in due distinte versioni: una per il pubblico americano e l'altra per quello inglese. Si tratta di un album di cover con un "mix schizofrenico" delle canzoni preferite di Jesse. Si passa dai Ramones a Tom Waits, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, da Elton John ai The Kills, passando per i Clash ed i Bad Brains. 
Per un artista del suo calibro è sempre rischioso proporre un album di cover, infatti quasi nessuno ha sostenuto l'idea di Jesse di farlo in un momento così delicato della sua carriera e la critica è stata molto dura a riguardo, ma lui non si 'è fatto abbattere ed è andato avanti con il suo progetto musicale. Questo album non ha nessuna pretesa, vuole solo essere un tributo (forse qualcosa di più: una dichiarazione d'amore) alla musica che è stata per lui così importante per la sua formazione e la sua crescita personale.

UK VERSION

1. Looking for a Love (Neil Young)
2. Do you Remember Rock'n'Roll Radio? (The Ramones)
3. Sway (The Rolling Stones)
4. Russian Roulette (The Lords of the New Church)
5. Gates of the West (The Clash)
6. Me and Julio Down by the Schoolyard (Paul Simon)
7. You can Make Them Like You (The Hold Steady)
8. Walk on the Wild Side (Lou Reed
9. Harmony (Elton John)
10. Rodeo Town (The Kills)
11. Wonderful World (Sam Cooke)
12.Operator (Jim Croce)
13. I Hope I don't Fall in Love with You (Tom Waits)
14. Everybody's Talkin' (Harry Nilsson)
US VERSION

1. Leaving Babylon (Bad Brains)
2. Me and Julio Down by the Schoolyard (Paul Simon)
3. Sway (the Rolling Stones)
4. Russian Roulette (The Lords of the New Church)
5. Walk on the Wild Side (Lou Reed)
6. You Can Make Them Like You (The Hold Steady)
7. Harmony (Elton John)
8. It's Not Enough (Johnny Thunders and the Heartbreakers)
9. Looking for a Love (Neil Young)
10. Lady from Baltimore (Tim Hardin)
11. Operator (Jim Croce)
12. Fairytale of New York (The Pogues)
13. Hungry Heart (Bruce Springsteen)
14. Everybody's Talkin' (Harry Nilsson
    Jesse Malin, Russian Roulette

    Lou Reed and the Velvet Underground, Walk on the Wild Side


    Nel dicembre del 2007 Jesse registra un album live presso il Mercury Lounge di New York. Inizialmente il disco viene venduto solo online, ma nel giugno del 2008 esce anche nei negozi. L'album è composto da 18 canzoni: le prime 13 sono registrazioni live mentre le ultime cinque sono pezzi da studio. Il brano che chiude l'album, la splendida Fairytale of New York dei The Pogues, è un duetto con l'amica musicista Bree Sharp.


    The Pogues feat. Kirsty MacCol, Fairytale of New York

    1. High Lonesome
    2. Wendy
    3. Hotel Columbia
    4. Lucinda
    5. Subway
    6. Cigarettes & Violets
    7. Since You're in Love
    8. Helpless
    9. Aftermath
    10. Broken Radio
    11. Going Out West
    12. Swingin' Man
    13. Xmas
    14. Leaving Babylon
    15. Megan Don't Know
    16. It's Not Enough

    17.  Lady From  Baltimore
    18. Fairytale of New York (con Bree Sharp)

    Jesse Malin, Lucinda

    Nel 2009 Jesse lavora con l'amico BillieJoe Armstrong ed i suoi Green Day. Da questa collaborazione nascono i Rodeo Queens e nel dicembre del 2010 esce il loro primo ed unico singolo, accompagnato da un video, il cui titolo è Depression Times. Una canzone dal sound tipicamente punk rock che ricorda le canzoni più famose dei primi Green Day, ma anche quelle dei D Generation.

    Rodeo Queens, Depression Times

    Sempre nel 2009, Jesse è il supervisore musicale di Burning Down the House: the Story of CBGB (locale storico situato al 315 della Bowery Street a New York, dove ora si trova uno dei negozi dello stilista-musicista John Varvatos), per la regia di Many Stein, con il quale collabora come produttore associato anche nel 2012 per il film Bad Brains: Band in DC. Quest'ultima pellicola è stata presentata in anteprima al Niagara, uno dei tre locali newyorkesi di Jesse, nel corso delle celebrazioni per il CBGB Festival.


    Intervista a Marky Ramone, che parla di Burning Down the House: the Story of CBGB

    H.R. dei Bad Brains parla del film Band in D.C.

    Bad Brains, I against I

    Lo storico CBGB prima di diventare uno dei negozi di John Varvatos
    Dopo tre anni di silenzio, nel 2010 esce il nuovo album di inediti per una nuova etichetta discografica, la SideOneDummy Records, con una nuova band, i St. Marks Social e un nuovo produttore, Ted Hutt (già produttore di Gaslight Anthem, Lucero e Flogging Molly). 


    Jesse Malin and the St. Marks Social
     Diverse riviste musicali hanno definito questo album "il migliore della sua carriera": è un album orecchiabile, accessibile e con delle ottime sonorità. Il titolo è Love it to Life, ed è un omaggio a Joe Strummer: è questa infatti la frase che lo strimpellatore gli ripeteva di continuo a New York City.


    Jesse Malin and the St. Marks Social, Black Boombox

    In un'intervista gli è stato chiesto quali fossero le influenze musicali presenti in questo nuovo lavoro, e Jesse ha risposto semplicemente "power-punk-pop-tribal-roots-ne wave-New York-shake appeal-Wang Chung-emo-singer-songwriter-cultural folk-peace punk liberation!".
    L'album è composto da dieci brani e si apre con il pezzo Burning the Bowery, brano di sano rock'n'roll, per proseguire con All the Way From Moscow che Jesse ha scritto ripensando all'esperienza vissuta con i Gogol Bordello durante il tour in Russia. The Archer è un pezzo splendido in cui le chitarre sono acustiche, la voce di Jesse è profonda, dolce e penetrante ed il testo è bellissimo. In Lowlife in a High Rise riecheggia un sound alla Willie DeVille con un ritmo vagamente latino e melodie gentili; Disco Ghetto invece (nel cui video la protagonista è Mary-Louise Parker) con il suo basso pulsante e le chitarre in overdrive sembra quasi un tributo ai Clash. L'album si chiude con Lonely at Heart, pezzo che ricorda le sonorità di Lou Reed, ma anche di  Roy Orbison.


    Jesse Malin and the St. Marks Social, Burning the Bowery

    Jesse Malin and the St. Marks Social, Disco Ghetto



    1. Burning the Bowery
    2.All the Way from Moscow
    3. The Archer
    4. St. Mark's Sunset
    5. Lowlife in a High Rise
    6. Disco Ghetto
    7. Burn the Bridge
    8. Revelations
    9. Black Boombox
    10. Lonely at Heart

    Formazione: Jesse Malin (voce e chitarra), Matt Hogan (chitarra e seconda voce), Randy Schrager (batteria - suona con gli Scissor Sisters), Tommy USA (basso), Ryan Adams (chitarra e seconda voce), Mandy Moore (cori), Brian Fallon (chitarra, seconda voce), Don DiLego (cori).



    JESSE MALIN, THE ARCHER

    Over the cuckoo's nest, sometimes a great notion
    I've seen the best moving round in a locomotion
    My my, she's so pretty, the only girl from New York city

    She's the catalyst, one girl I never got over

    Stupid Cupid missed, six shots and I fell like a soldier
    Jesus couldn't save us
    photographs and how they frame us

    It was a long time ago when I let that arrow go
    Baby unconditional, in your body on your soul

    Hate and no remorse I'd gladly give up on my kingdom
    Baby for a horse and ride away from here oblivion
    Always been a mystery, I often wonder if you miss me

    It was a long time ago when I let that arrow go
    Baby unconditional, in your body on your soul
    About a hundred dreams ago, in a business they called so
    Why do you can be for the leaving I've been gone on under your knees
    The kids are asking please to forget her
    Something you can trust, my own faithful companion
    Like the two of us the universe is surely expanding
    It was a long time ago when I let that arrow go

    Baby unconditional, in your body on your soul

    About a hundred dreams ago , in a business they called so
    She's the only one who knows that I left there long ago


    JESSE MALIN, THE ARCHER

    Oltre il nido del pazzo, a volte c'è una grande idea
    Ho visto il miglior movimento circolare in una locomozione
    Lei è così bella, è l'unica ragazza di New York City

    Lei è il catalizzatore, una ragazza insuperabile
    Stupido Cupido perso, con sei colpi sono caduto come un soldato
    Gesù non ci ha potuto salvare
    fotografie e come ci incorniciano

    E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
    Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima

    Odio e nessun rimorso, ti avrei dato volentieri il mio mondo
    Baby, per un cavallo, per andare lontano da quell'oblio
    E' sempre stato un mistero, spesso mi chiedo se ti manco

    E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
    Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima
    Circa un centinaio di sogni fa, in un buisness che chiamavano così
    Come puoi essere a favore della partenza, io sono andato avanti sotto le tue ginocchia
    I ragazzi mi chiedono di dimenticala

    Qualcosa in cui puoi credere, il mio unico fedele compagno
    Come noi due, l'universo è sicuramente in espansione

    E' stato tanto tempo fa, quando ho lasciato andare quella freccia
    Baby, senza condizioni, nel tuo corpo e sulla tua anima
    Circa un centinaio di sogni fa, in un buisness che chiamavano così
    Lei è l'unica che sa che l'ho lasciato la tanto tempo fa
    Jesse Malin and the St. Marks Social, The Archer

    Nel corso della lavorazione dell'album, i componenti della band cambiano: i St. Marks Social  che partono con Jesse per il lunghissimo tour che lo porterà in tutta l'America e in Europa sono Derek Cruz (seconda voce, tastiere, percussioni, accompagnamenti vari), Johnny Martin (basso), Todd Schofield (chitarra) e Ty Smith (batteria). Nel novembre del 2010 la tournèe arriva in Italia con un'unica data (sold out); ma nell'aprile dell'anno successivo il tour prosegue con una piuttosto lunga serie di concerti: dieci giorni intensi e vibranti caratterizzati da show pieni, densi ed energici che toccano città in tutto lo stivale, da Roma a Dozza, da Reggio Emilia a Chiari, da Cantù a Selva Gardena, arrivando fino a Trieste.


    Jesse Malin and the St. Marks Social (da sinistra: Todd Youth, Derek Cruz, Johnny Martin e Ty Smith)
    Dopo il tour, durato diversi mesi, Jesse torna a casa per occuparsi dei locali di cui è co-proprietario a New York e per scrivere nuova musica per i nuovi album in programma: uno solista, uno con i D Generation (che si sono riuniti nell'estate del 2011) e uno con i St. Marks Social.

    Nel 2012 esce un nuovo album, Hail Mary Gunners, una raccolta di brani originali e non, registrati in duo con Derek Cruz in America e in Spagna nel corso di qualche show acustico.
    L'album viene pubblicato in edizione limitata per raccogliere fondi in favore delle centinaia di famiglie vittime dell'uragano Sandy (io stessa lo scorso dicembre ho organizzato in Italia, a Grosseto, un concerto-raccolta fondi con Jesse e Derek per la stessa causa). Le canzoni sono tutte in versione acustica; l'album si apre con la cover della bellissima Pocahontas di Neil Young resa speciale dalla voce profonda e sensuale di Jesse. Ma ci sono anche One Guitar di Willie Nile (che sta diventando uno dei brani più coverizzati della storia...) e la dolcissima Lady in Blue della J. Geils Band. Non mancano vecchi brani autografi come Black Haired Girl o Downliner e le splendide Brooklyn e Block Island (queste due versioni sono, a mio parere, le migliori dell'album). Questo album insomma è un piccolo capolavoro e un pezzo da collezione assolutamente raro.


    Jesse Malin, One Guitar (Willie Nile cover)



    1. Pocahontas (Neil Young)
    2. Black Haired Girl 
    3. Wendy 
    4. Revelations 
    5. If I Should Fall From The Grace of God (The Pogues)
    6. Tall Black Horses (Tony Mcloughlin)

    7. Downliner 
    8. Burn the Bridge 
    9. Slip Slidin’ Away (Paul Simon)
    10. Going Out West 
    11. Angel In Blue (J. Geils Band)
    12. Block Island 
    13. All The Way From Moscow 
    14. One Guitar (Willie Nile)
    15. Hotel Columbia 
    16. Swinging Man 
    17. Brooklyn 
    18. Arrested                                                                         19. Burning The Bowery                                                   20. Wildflowers (Tom Petty)



    Beck feat. Neil Young, Pocahontas

    Jesse Malin è da sempre molto impegnato nel sociale: aiuta le persone meno fortunate e organizza spesso eventi di raccolta fondi per le cause più diverse. Da molti anni fa parte anche della Light of Day Foundation: l'associazione si occupa di raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il morbo di Parkinson. Il fondatore dell'associazione, Bob Benjamin, malato di questa malattia, ha scelto il nome citando la sua canzone preferita  di Bruce Springsteen, Light of Day appunto. Il Light of Day Benefit è un'iniziativa musicale che esiste da molti anni: parte quattordici anni fa con un unico spettacolo allo Stone Pony di Asbury Park, nel New Jersey (USA), ma nel giro di poco si trasforma  in un tour itinerante che attraversa diversi stati, tra Nord America ed Europa (arrivando in Italia all'inizio di dicembre). Bob è anche un buon amico di Jesse, il quale ha partecipato a quasi tutte le edizioni americane del benefit e anche a diverse edizioni europee. Quest'anno il tour sarà in Italia nei giorni:
    5 dicembre, Torino
    6 dicembre, Trieste
    7 dicembre, Lugo
    8 dicembre, Figino Serenza (provincia di Como)

    Il Light of Day canadese si svolgerà dal 19 al 21 novembre, mentre quello americano dal 15 al 20 gennaio 2014 e si dividerà, come sempre, tra New York e Asbury Park (NJ).


    Una foto dalla dodicesima edizione dei Light of Day ad Asbury Park. Al centro, Bob Benjamin in compagnia, tra gli altri, di Bruce Springsteen, John Eddie, Israel Gripka, James Maddock, Garland Jeffrey e Willie Nile
    Adesso Jesse Malin è impegnato nella registrazione di un nuovo album presso gli Elk Studios che dovrebbe uscire tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2014 e che sarà seguito da un tour che, speriamo, lo porterà di nuovo anche in Europa. Il 10% del ricavato della vendita di ogni cd sarà devoluto alla Light of Day Foundation. I brani che ho potuto ascoltare fino ad ora hanno testi molto profondi e credo che questo sarà un lavoro molto personale ed autobiografico. Non si conosce ancora il titolo dell'album, ma stavolta la produzione è stata affidata a un altro amico di Jesse, Don DiLego.

    Jesse Malin e Don DiLego, photo by Dina Regine
    Da diversi anni Jesse presenta un programma radiofonico mensile sulla stazione radio Spectrum (Sirius XM) con l'amico musicista e stilista John Varvatos, intitolato "New York Nights". Diversi episodi in passato sono stati dedicati a Ramones, Clash, Joe Strummer, Bob Weir ed altri importanti musicisti o gruppi di fama mondiale.

    Bob Gruen, John Varvatos e Jesse Malin (foto di Bob Gruen, il "fotografo delle star")

    Prima di concludere questo articolo, vi voglio lasciare con alcune delle mie collaborazioni preferite e con una foto che ritrae Jesse Malin, Ryan Adams e Joe Strummer al Niagara.


    Jesse Malin and the St. Marks Social con BillieJoe Armstrong, Pay to Cum (Bad Brains Cover)
    Joe Strummer, Jesse Malin e Ryan Adams in una fotografia scattata nel 1997 da Bob Gruen
    nel locale di cui Jesse Malin è co-proprietario, il Niagara, mentre veniva realizzato il murale dedicato a Joe Strummer

    Jesse Malin e Bob Weir, Death or Glory (The Clash cover)


    Grazie
    Elisa

    FONTI:



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